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Alimentazione

Colina ed esosomi per la funzionalità epatica

Le malattie epatiche croniche rappresentano un problema di salute mondiale che causano una mortalità stimata in due milioni di pazienti l’anno. Le patologie epatiche spesso non sono riconosciute precocemente perché i sintomi iniziali sono scarsi e generici. 

La steatosi epatica, nota nel linguaggio comune comefegato grasso, rappresenta la malattia del fegato più diffusa al mondo nei paesi sviluppati. Solitamente è determinata dall’abuso di alcol ma è molto frequente anche in soggetti che non ne fanno uso o che ne assumono in modeste quantità. 

Il fegato è il laboratorio più importante del nostro organismo e rappresenta il riflesso dello stato di salute di un individuo. E’ l’addetto principale alla detossificazione, processo grazie al quale l’organismo viene  ripulito dalle tossine, ed è in grado di immagazzinare glucosio e grassi provenienti dall’alimentazione. E’ un organo dinamico, eterogeneo, che lavora in modo complesso ma finemente regolato e di cui avere cura mantenendo una buona alimentazione ed un corretto stile di vita. 

Si sono compiuti numerosi sforzi volti ad identificare nuovi trattamenti capaci di ripristinare, ma soprattutto preservare la funzionalità epatica. Un mix benefico per l’equilibrio della funzionalità epatica è l’associazione di colina ed esosomi supportato anche da sostanze antiossidanti.

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Colina

La colina, detta anche vitamina J, interviene in numerose reazioni metaboliche e nella costituzione delle membrane cellulari e dei neurotrasmettitori. Viene sintetizzata dal fegato solo in parte e deve essere introdotta con gli alimenti come il tuorlo d’uovo, i semi di soia, il germe di grano e il lievito di birra. E’ possibile introdurla anche indirettamente attraverso la lecitina o la fosfatidilcolina come integratore. 

Viene utilizzata per proteggere la salute del fegato in quanto previene il deposito lipidico nel tessuto epatico, aumentando la sintesi delle lipoproteine a bassissima densità (VLDL ) che favoriscono il trasporto di trigliceridi all’esterno della cellula evitandone l’accumulo nel citoplasma. 

Il fegato è l’organo in cui si verificano la maggior parte delle reazioni di metilazione ed è molto sensibile alla disponibilità di donatori di metile, come la colina. E’ considerata una molecola sicura anche in gravidanza. La sua integrità viene compromessa da alcol, caffeina, nicotina e dall’uso della pillola anticoncezionale. 

Anche se utile per il buon funzionamento del sistema nervoso intervenendo nella sintesi dei neurotrasmettitori e in grado di ridurre l’infiammazione associata all’asma, l’autorità europea per la sicurezza alimentare ha autorizzato solo tre indicazioni d’uso:                                                  

  • contribuisce al normale metabolismo dell’omocisteina                                                                        
  • contribuisce al normale metabolismo lipidico                                                                                       
  • contribuisce al mantenimento della normale funzione epatica

La carenza di colina agisce come iniziatore e promotore della carcinogenesi.

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Esosomi

Solo a partire dai primi anni del nuovo millennio, 20 anni dopo la loro scoperta, l’interesse dei ricercatori per gli esosomi si è focalizzato ed è esploso negli ultimi anni. Gli esosomi sono rilasciati da tutte le cellule animali e vegetali e sono stati isolati in tutti i fluidi corporei. Rappresentano una nuova modalità di comunicazione intercellulare che riveste un ruolo fondamentale in molti processi cellulari e possono essere considerati una 5° rete che si affianca al supersistema PNEI. Questo permette la comunicazione tra la nostra psiche, il sistema neurale, il sistema endocrino, il sistema immunitario. 

Gli esosomi riflettono l’origine cellulare come ” impronte digitali o firme” delle cellule che li hanno generati e conseguentemente possono garantire grandi potenzialità di utilizzo, svolgendo un ruolo fondamentale nella regolazione dei processi fisiologici e patologici.

Numerosi studi hanno indagato i meccanismi con cui gli esosomi, all’interno della stessa specie, entrano nelle cellule riceventi, come rilasciano il proprio contenuto e come modulano processi fisiologici e patologici. 

Gli esosomi stanno emergendo come mediatori nella rigenerazione dei tessuti. La terapia con cellule staminali mesenchimali è una strategia promettente per il trattamento delle malattie del fegato ma non priva di effetti collaterali. La somministrazione di esosomi provenienti da cellule staminali mesenchimali ha prodotto effetti benefici con il vantaggio di essere più piccoli e meno complessi delle cellule, quindi più facili da produrre e conservare e senza alcun rischio di formazione di tumori. 

Inoltre gli esosomi derivati sono meno immunogenici delle cellule da cui derivano. Uno studio ha evidenziato come cellule umane staminali siano in grado di riconoscere e internalizzare esosomi di derivazione suina, eludendo completamente il problema della diversità di specie. Gli esosomi devono essere mantenuti ad una temperatura di -80° C ma sono stabili per poco tempo. La liofilizzazione risulta essere una tecnica di elezione per la conservazione degli esosomi. Il liofilizzato epatico di giovani suini è fonte di esosomi ben conservati e biologicamente attivi. 

Conclusioni

Gli studi condotti finora sugli esosomi in associazione con colina ed antiossidanti hanno evidenziato benefici per il sostegno della funzionalità epatica. E’ ancora molto poco studiata la capacità di comunicazione che gli esosomi possono promuovere tra cellule di specie differenti.

Fonti:

Mihai G. Mehedint, Steven H. Zeisel “ Choline’s role in maintaining liver function: new evidence for epigenetic mechanisms”, Curr Opin Clin Nutr Metab Care. Maggio 2013

Lou G, Chen Z, Zheng M, Liu Y “ Mesenchymal stem cell-derived exosome as a new therapeutic strategy for liver diseases“, Esp Mol Med. 16 giugno 2017

O. Ferroni, R. Tassinari, C. Cavallini, V.Taglioli, E. Olivi, C. Ventura “ – Il liofilizzato di fegato di suino è fonte di esosomi ben conservati e biologicamente  attivi su cellule staminali umane “, La Medicina Biologica Genn-Marzo 2019

Farmacista
Chimica farmaceutica e farmacista. Specialista in medicina funzionale regolatoria e medicina antiaging. Esperta in fitoterapia, omeopatia, aromaterapia e fiori di Bach.

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