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Alimentazione

Cereali: impariamo a sceglierli consapevolmente

Storicamente il passaggio per l’uomo dalla vita nomade a quella sedentaria è coinciso con lo sviluppo dell’agricoltura. Una pratica curata generalmente dalle donne, mentre gli uomini erano impegnati nella caccia e nella difesa degli accampamenti. Forse è proprio per questo che la dea greca del raccolto fosse una donna, Cerere, dal cui nome è derivato il termine cereali.

Con la parola cereali si intendono tutte quelle piante erbacee molto ricche di amido che possono essere macinate per produrre farina.

Esempi di cereali sono il grano, il riso, il mais, l’orzo, l’avena, la quinoa, la segale e molte altre varietà.

Dalla loro lavorazione si possono ricavare pane, pasta, polente ma anche bevande alcoliche come la birra ed il whisky.

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Dai cereali si ricavano inoltre sostanze usate in ambito industriale come il glutine e l’amido, usate nella produzione di cosmetici, della carta ma anche di prodotti insospettabili come le paste da modellare per i bambini.

L’impiego principale dei cereali resta tuttavia nell’ambito alimentare, sia per le persone che per gli animali. Nel mondo occidentale il 56% del consumo di cereali è riservato alla produzione di mangime per bestiame.

Il crescente fabbisogno di cereali ha così spinto il settore agricolo e quello industriale a sviluppare metodi di produzione sempre più efficienti portando sul mercato diverse varietà e lavorazioni dei cereali. Per questa ragione è sempre più importante acquisire dei criteri di scelta in grado di orientare gli acquisti di fronte alla grande varietà di cereali e farine: non tutti i cereali sono uguali, così come non tutte le loro lavorazioni industriali e metodi di coltivazione.

Scegliere bene significa saper scegliere le qualità di cereali migliori per la nostra salute.

Di tutto questo se ne è parlato nella puntata di “La Salute che Viene” il nuovo programma di scienza e salute di Byoblu realizzato in collaborazione con noi di Sanifutura.

Per vedere la puntata clicca quì o sull’immagine sottostante

dott.ssa Monia Caramma, divulgatrice scientifica, editorialista e direttore ricerca e sviluppo in Macaronicus

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