Dalla fine di agosto sui banchi dei fruttivendoli comincia a fare bella mostra di sé l’uva.
Bianca o nera, con gli acini tondi o oblunghi, non possiamo fare a meno di comprarne almeno un grappolo.
Ma questo frutto succoso e dolce è soltanto buono? Oppure fa anche bene alla salute oltre che al palato?
L’acino d’uva è un piccolo scrigno di proprietà benefiche per il nostro organismo, vediamo quali sono e quando ne abbiamo particolarmente bisogno.
Le proprietà dell’uva
Sono veramente molte grazie alla sua composizione ricca di vitamine e di sostanze antiossidanti.
L’uva è troppo dolce, sarà ipercalorica, quindi non la mangio. Sbagliato! L’uva è senza dubbio uno dei frutti più zuccherini, ma, al contrario di quello che si potrebbe pensare, ha calorie ridotte.
Non rinunciamo quindi al suo contenuto di fibre e minerali, tra cui potassio, fosforo e calcio.
L’uva, inoltre, è un vero e proprio concentrato vitaminico (vitamine A, E, C e del gruppo B).
Cosa dire dei polifenoli contenuti nell’acino d’uva? Gli antociani e i tannini sono un vero toccasana contro i radicali liberi e lo stress ossidativo.
Cosa sono i polifenoli?
I polifenoli sono sostanze naturali presenti in forti concentrazioni nell’acino d’uva, ma anche nei vinaccioli (i semi dell’acino) e nei raspi (la parte legnosa del grappolo). Essi sono responsabili del gusto e del colore del vino, ma anche della sensibilità di ossidazione. Fungono inoltre da conservante per il vino stesso.
Gli antociani si accumulano soprattutto nella buccia dell’acino e conferiscono il colore rosso all’uva e al vino.
I tannini si trovano nella buccia dell’acino, nei suoi semi e nel raspo. Quando si gusta un buon bicchiere di vino, i tannini a contatto con le proteine della saliva, creano la classica astringenza.
Sono presenti soprattutto nel vino rosso perché la prolungata macerazione tipica della vinificazione in rosso, contribuisce ad estrarre il tannino dalle bucce.
Perché i polifenoli sono utili per l’organismo?
Parlando di polifenoli parliamo degli antiossidanti per eccellenza. Essi, infatti, agiscono contrastando lo stress ossidativo causato dai raggi UV, dall’inquinamento, dal fumo, dall’alcool e dallo stress fisico.
Tutte queste condizioni negative portano alla formazione dei tanto temuti radicali liberi, cioè atomi e molecole capaci di innescare una reazione a catena in grado di danneggiare le strutture cellulari.
I polifenoli sono in grado di contrastare l’invecchiamento cellulare precoce e il fotoinvecchiamento, limitando anche i danni causati dai raggi UV.


Cos’è lo stress ossidativo?
Lo stress ossidativo è una condizione causata dall’eccessiva produzione di radicali liberi da parte dell’organismo, che non riesce più a smaltirli normalmente.
Questa situazione ha conseguenze per la salute, con sintomi come l’invecchiamento cutaneo, patologie cardiovascolari e neurodegenerative ed in generale causa danni cellulari.
Per saperne di più sui radicali liberi
I radicali liberi sono degli agenti ossidanti che si formano nell’organismo. I più diffusi sono i cosiddetti ROS specie reattive dell’ossigeno. Questi si formano a partire dai numerosi processi biochimici in cui è presente l’ossigeno.
I radicali liberi sono altamente instabili e necessitano del legame con strutture cellulari per riuscire a stabilizzarsi. Quando uno di essi si lega ad una cellula si dice che la struttura cellulare si ossida.
Normalmente i radicali liberi vengono neutralizzati dai sistemi antiossidanti, ma in caso di eccessiva produzione, la cellula non riesce a neutralizzarli tutti e questi si accumulano. Provocano così la condizione di stress ossidativo.
Quali sono le cause dello stress ossidativo?
I motivi della comparsa dello stress ossidativo sono molti, vediamo quali:
- L’esposizione prolungata a raggi ultravioletti e raggi X. Esponendoci al sole senza un’adeguata protezione, permettiamo ai raggi UV di incrementare la produzione di radicali liberi e di danneggiare il DNA. Anche l’esposizione ai raggi X utilizzati per le indagini diagnostiche, intensifica i fenomeni di ossidazione.
- Il fumo di sigaretta e l’abuso di bevande alcoliche, soprattutto superalcolici, sono “vizi” altamente ossidanti.
- Una dieta povera di frutta e verdura può essere molto dannosa, perché in questi alimenti sono contenute tantissime sostanze antiossidanti che aiutano l’organismo a neutralizzare l’eccesso di radicali liberi.
- Le patologie metaboliche (diabete, sovrappeso, obesità).
- Un eccesso di attività fisica, specialmente aerobica, è un’altra causa delle stress ossidativo.
Chi l’avrebbe detto che fare sport potesse essere dannoso? Non pensate di rinunciare alla quotidiana camminata o alla seduta in palestra! Stiamo parlando di eccessi. Approfondiamo meglio.
Stress ossidativo e sport
E’ certo che l’attività fisica apporti molti effetti benefici al nostro organismo. Tuttavia, come in tutti gli eccessi, una sua pratica spropositata, può provocare effetti indesiderati.
Questo si verifica nello svolgimento maniacale di tutte quelle attività aerobiche in cui aumenta il fabbisogno di ossigeno a livello tissutale.
I radicali liberi entrano in gioco anche facendo un’attività fisica leggera, ma possono aumentare drasticamente svolgendo un’attività fisica intensa. Se non si rispettano i tempi di recupero adeguati si rischia la sindrome da sovrallenamento (overtraining), che risulta essere la principale causa scatenante dello stress ossidativo.
Uno studio presentato al Canadian Cardiovascular Congress nel 2010 a Montreal, ha evidenziato come una pratica aerobica che non rispetta le leggi di recupero e di somministrazione del carico, conduce ad una grande produzione di specie radicaliche, in grado di provocare danni all’organismo anche a distanza di tempo dal termine dell’attività.
Come combattere i radicali liberi?
Gli antiossidanti sono sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi e proteggere l’organismo.
Molti alimenti ne sono ricchi, quindi una dieta equilibrata è senza dubbio consigliata. La frutta e la verdura sono alla base di una buona alimentazione antiossidante. Da evitare, invece, un eccessivo consumo di grassi animali, di oli vegetali e carni grasse. Da mangiare con parsimonia sono le fritture.
Antiossidanti e sport
Lo sportivo che si sottopone ad allenamenti intensi deve curare senza dubbio l’alimentazione, ma può trarre grande beneficio dall’assunzione di prodotti con alto potere antiossidante.
Durante la stagione agonistica vi sono diversi momenti in cui la supplementazione oculata di antiossidanti potrebbe portare a dei tangibili vantaggi per l’atleta.
Lo stress ossidativo è una delle prime cause di perdita dello stato di forma dell’atleta e dell’abbattimento delle capacità di prestazione.
Fonti:
https://guna.com/it/wp-content/uploads/sites/5/114-1-1.pdf
https://www.benessere360.com/stress-ossidativo.html
https://www.scienzaemovimento.it/wp-content/uploads/2020/11/5-stress-ossidativo.pdf
https://www.ethicsport.it/articoli/384-stress_ossidativo_e_sport.html