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Alimentazione

Sei in gravidanza? Di che ferro sei?

Prendersi cura di noi con un’alimentazione sana ed equilibrata è fondamentale in ogni momento della vita, ma acquista un ruolo importantissimo durante i mesi di gravidanza e nel periodo dell’allattamento. Non dobbiamo pensare solo a noi stesse e al nostro benessere, abbiamo un esserino che sta crescendo e che ha bisogno di assorbire da noi tutto ciò che gli è necessario.

Mangiare bene” durante il periodo della gravidanza e dell’allattamento al seno è fondamentale per lo sviluppo del feto prima, e per la crescita del neonato poi. Cosa dobbiamo controllare in modo particolare?

Attenzione al ferro!

Le future mamme durante la gravidanza devono prestare particolare attenzione alle carenze di ferro.

La quantità di ferro necessaria al benessere della mamma e del bambino aumenta, fino quasi a raddoppiare, soprattutto nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza.

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Questo prezioso elemento è fondamentale per l’accrescimento della placenta e per una corretta ossigenazione di mamma e bambino.

Perchè il ferro è così importante?

E’ essenziale per il trasporto e l’utilizzazione dell’ossigeno da parte dei tessuti e per il funzionamento di molti enzimi.

Infatti il ferro permette la sintesi dell’emoglobina, una proteina presente nei globuli rossi, che serve a trasportare ossigeno in tutto il corpo. Inoltre è necessario per la produzione di globuli rossi del nascituro e per mantenere quelli della madre ad un giusto livello.

Il ferro interviene, inoltre, nella produzione di mioglobina, una proteina che consente ai muscoli di immagazzinare ossigeno.

Carenza di ferro: conseguenze in gravidanza

In gravidanza e durante l’allattamento delle consistenti carenze di ferro possono portare a sviluppare un’anemia gravidica. Si tratta di un disturbo comune che si verifica in risposta ad un meccanismo per cui la componente di plasma accresce per affrontare le aumentate funzioni metaboliche della madre e del feto. Avendo un maggior bisogno di ferro questo processo ne abbassa i valori.

Quali sono i sintomi dell’anemia gravidica?

Generalmente i sintomi sono facilmente riconoscibili e comprendono un senso di affanno e affaticamento, pallore, tachicardia e pressione bassa.

In caso di carenza di ferro è la mamma la prima a soffrirne perché la quantità a disposizione viene interamente assorbita dal feto.

Se la carenza persiste, però, si possono manifestare effetti anche nel bambino, che potrebbe avere uno sviluppo ritardato dovuto all’insufficienza di ossigeno nei globuli rossi. Questo, inoltre, potrebbe portare a parti prematuri, ad aborti o a nascite sottopeso.

Come prevenire l’anemia da carenza di ferro?

Per prevenire questo tipo di anemia è fondamentale un’alimentazione ricca di ferro che spesso in gravidanza viene supportata da una terapia integrativa dietro prescrizione medica. 

Il ferro si trova in molti alimenti, sia di origine animale, sia di origine vegetale.

Nelle carni rosse, nel pollo e nei pesci, come il tonno e il salmone, è presente il ferro eme, di più facile assorbimento da parte dell’intestino.

Il ferro di origine vegetale è il ferro non-eme, meno assorbibile e contenuto nei cereali, nei legumi e nelle verdure.

Non si scoraggino le future mamme vegetariane, perché anche il ferro non-eme con degli accorgimenti può essere assorbito come il ferro di origine animale.

Ad ogni pasto, infatti, questi cibi possono essere accompagnati da alimenti ricchi di vitamina C (agrumi, cavoli, peperoni) che possono aumentare l’assorbimento del ferro anche fino a sei volte.

Un piccolo trucco può essere quello di condire con succo di limone le verdure come ad esempio una buona insalata.

Attenzione agli abbinamenti: ecco alcuni consigli

Vi sono cibi che, invece, se assunti assieme ad alimenti ricchi di ferro non-eme, ne riducono l’assorbimento. Da evitare sono tutti i cibi che contengono buone quantità di calcio (latte e latticini) e di tannini (caffè,tè vino rosso).

Inoltre la presenza di fitati (sostanze che inibiscono l’assorbimento di nutrienti) in alimenti di origine vegetale contenenti ferro, come i legumi e i cereali integrali, può ostacolarne l’assorbimento.

Per ridurre la presenza di fitati nei cereali e nei legumi, è sufficiente cuocerli dopo averli lasciati a bagno in acqua tiepida con del limone per diverse ore.

Poiché il calcio è un altro elemento importante in gravidanza, per ridurre i suoi effetti negativi nell’assorbimento del ferro, sarà sufficiente non eccedere nel consumo di latticini durante i pasti.

Se l’introduzione di ferro con la dieta non è sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero, si può ricorrere ad alimenti fortificati, cioè integrati col ferro; è il caso di alcuni cereali per la colazione.

In caso di carenza di ferro accertata con esami clinici specifici, possono essere utilizzati degli integratori di ferro, consultando il proprio medico per avere indicazioni e dosi corrette.

Fonti: 

https://guna.com/it/wp-content/uploads/sites/5/78-7-1.pdf

https://www.humanitasalute.it/in-salute/gravidanza/95858-limportanza-del-ferro-in-gravidanza-e-in-allattamento/

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/la-dieta-ferrea-vincere-lanemia

Laureata in Lettere, freelance
Laureata in Lettere, freelance.

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