Durante la stagione estiva è importante non sottovalutare la corretta protezione dai raggi solari, è emerso infatti che il numero di scottature solari comparse durante l’infanzia e l’adolescenza è direttamente proporzionale all’incidenza del melanoma.
In particolare è fondamentale evitare la comparsa dell’eritema solare, ovvero l’arrossamento cutaneo che in genere si accompagna a prurito e che talvolta prevede anche una desquamazione superficiale.
La dose totale di sole influisce sull’invecchiamento cutaneo e sulla comparsa di piccoli tumori istologicamente maligni ma clinicamente benigni, come i basaliomi e gli epiteliomi squamo-cellulari.
Piccoli consigli per la prevenzione
Oltre a evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata, è importante applicare fin dall’inizio una crema solare con un fattore di protezione alto (50 o 30) e nella maniera corretta.
Basti pensare che la protezione che si legge sul tubetto è determinata applicando 2 mg di crema per cm², ovvero una quantità per la quale consumeremmo un tubetto di crema ogni due giorni.
In pratica la quantità che riusciamo ad applicare è tra il 25 e il 50% di quella necessaria.
Applicare una crema ad alta protezione non vuol dire dunque non abbronzarsi ( anzi l’abbronzatura risulta più duratura), ma vuol dire evitare la scottatura e quindi proteggersi dal rischio di melanoma.
Ma non solo: la crema protettiva deve difendere anche dai raggi UVA.
Se prima si pensava che solo i raggi UVB fossero responsabili dell’abbronzatura e del danneggiamento delle cellule, ora si sa che – attraverso i radicali liberi dell’ossigeno – anche gli ultravioletti A possono indurre un aumento di incidenza di tumori cutanei e dell’invecchiamento della pelle.