Per edema alle caviglie si intende un gonfiore localizzato all’altezza delle caviglie, gonfiore che è generalmente causato da un accumulo di liquidi dovuto alla cosiddetta ritenzione idrica.
Sono diverse le cause che portano a questo accumulo di liquidi: ci possono essere cause “meccaniche” come un’immobilità prolungata o cause farmacologiche come l’assunzione di farmaci che favoriscono la ritenzione idrica o infine cause funzionali legate ad insufficienza renale o problemi cardio-circolatori.
La prima cosa che dovete controllare è se il gonfiore colpisce una sola caviglia o tutte e due. Se il problema riguarda entrambe le caviglie allora la causa è da cercarsi in problemi sistemici determinati dall’aumento della pressione a livello dei vasi capillari, da un’insufficienza venosa, da infiammazioni delle articolazioni o da terapie farmacologiche come ad esempio alcuni trattamenti oncologici.
Se invece il gonfiore si manifesta solo su una caviglia allora è più probabile si tratti di una problema dovuto ad un trauma. In ogni caso è sempre meglio informare il proprio medico curante.
Qualche consiglio per drenare i liquidi
Un modo per alleviare il problema delle caviglie gonfie è quello di fare alcuni semplici esercizi che consistono nel mantenere le gambe leggermente sollevate, stando sdraiati, e muoverle lentamente.
Un altro consiglio è quello di ridurre il contenuto di sale nella dieta.
In alcuni casi può essere utile indossare calze elastiche ed evitare indumenti troppo stretti.
Un ultimo consiglio che non riguarda le caviglie ma la salute della vostra pelle. Se siete sotto trattamenti oncologici dovete tenere a mente che tra gli effetti collaterali ci possono essere sia edemi alle caviglie sia problemi cutanei come secchezza della pelle, desquamazioni e
vesciche. Ricordatevi di utilizzare detergenti e creme studiate e testate per i pazienti oncologici.
Fonti: