Le analisi consigliate, per l’uomo e per la donna, per capire e risolvere il problema.
L’infertilità è un argomento molto sentito visto l’aumento del problema tra le coppie che sono alla ricerca di un figlio. Provare a comprendere le cause che impediscono o rallentano il momento del concepimento è facile e si può fare in ospedale con un check up dell’infertilità.
Valutare l’infertilità nell’uomo
Nell’uomo è sufficiente effettuare un esame del liquido seminale dopo 3-4 giorni di astinenza sessuale.
Con questo test si può valutare il numero di spermatozoi, la motilità, ovvero la percentuale di spermatozoi mobili e la morfologia, che va a quantificare l’eventuale presenza di anomalie morfologiche nel corpo dello spermatozoo.
I risultati dell’esame vengono poi comparati con i parametri di uomini che hanno facilità a concepire e uomini che, invece, presentano effettivi problemi di fertilità.
Valutare l’infertilità della donna
Nella donna, uno degli esami più importanti da fare è la valutazione delle riserva ovarica, ovvero la misurazione del numero di ovociti residui nelle ovaie in un determinato momento nella vita della donna. La donna, infatti, nasce con un deposito di ovociti e durante la vita riproduttiva questo numero cellule viene perso di mese in mese, fino all’arrivo della menopausa, che è quel momento in cui l’ovocita non viene più prodotto o non va più incontro ad una maturazione.
L’ esame per valutare la riserva ovarica può essere fatto con semplice prelievo del sangue, effettuato in un qualsiasi giorno del ciclo mestruale. Questo test va a misurare il dosaggio dell’ormone antimulleriano, un parametro che viene poi riferito a dei range fatti corrispondere con una bassa, normale, o alta riserva ovarica.
In aggiunta a questo esame può essere utile sottoporsi anche ad un’ecografia transvaginale per valutare non solo l’anatomia dell’utero, e quindi la presenza di anomalie come fibromi o malformazioni della cavità uterina, ma per effettuare anche la conta dei follicoli antrali, ovvero il numero dei follicoli presenti nell’ovaio.
In conclusione, sommando la valutazione della riserva ovarica con la conta dei follicoli antrali, si può avere un quadro globale del livello di fertilità della donna.
Fonte:
Dr. ssa Elisabetta Iammarone, ginecologa della Concept Fertility Clinic di Londra, specializzata in Medicina della Riproduzione per www.saluteuropa.org