Fare attività fisica e motoria è molto importante per bambini e adolescenti in quanto li aiuta nel loro processo di crescita ed evoluzione psicofisica, ed è anche uno strumento di inclusione e integrazione.
A sostegno di questa attività è stato redatto “Disabilità motorie, riabilitazione e sport. Un approccio terapeutico globale”, un vademecum per aiutare pediatri, medici e genitori ad individuare l’attività fisica più adatta al bambino in base alle sue caratteristiche individuali, tenendo conto anche di eventuali patologie e/o disabilità.
Riabilitazione motoria in acqua
I disabili fisici traggono maggiori benefici per la salute da discipline sportive quali atletica, tiro con l’arco, scherma, tennis e tennis da tavolo, basket e nuoto.
È soprattutto in acqua che la riabilitazione motoria ha i migliori risultati. L’acqua infatti svolge una funzione di sostegno per il bambino, che può così sperimentare nuovamente la completa libertà di movimento del proprio corpo e il piacere derivante dal rilassamento anche degli spasmi e delle contrazioni, con conseguente rafforzamento dell’autonomia negli spostamenti.
Sindrome di Down: ginnastica, nuoto e pallavolo
Ai bambini e ai ragazzi affetti da sindrome di Down vengono consigliati ginnastica, nuoto e pallavolo; una serie di esercizi fisici, abbinati ad una corretta alimentazione, che contribuiscono al raggiungimento e mantenimento del giusto rapporto tra peso e statura. In questo modo sono anche ridotti il rischio di sovrappeso ed obesità, con conseguenti benefici a livello cardiovascolare.
Grazie allo sport le masse muscolari allenate diventano più forti e anche la postura assume un assetto corretto.
- La ginnastica aiuta a sviluppare in modo simmetrico tutta la muscolatura corporea e aumenta l’agilità e la destrezza nei bambini;
- Il nuoto aiuta a correggere le posizioni errate causa di scoliosi o altre patologie scheletriche;
- La pallavolo migliora le capacità anaerobiche, la velocità, la potenza muscolare e la coordinazione motoria.
Asma addio! Sì agli sport acquatici
I bambini e i ragazzi asmatici, nella scelta dell’attività sportiva, devono preferire ambienti non inquinati e con basso indice di polveri, acari e muffa. Ecco perché vengono consigliati gli sport in acqua come il nuoto, la pallanuoto, o attività in subacquea.
Queste attività migliorano le condizioni cardiorespiratorie, aumentano la capacità di lavoro ed il tono muscolare, nonché riducono i livelli di ansia indotti dalla malattia. Da evitare solo sport estremi in quanto risulta difficile prestare soccorso.
Sport di gruppo per i diabetici
Lo svolgimento di un’attività fisica di gruppo e regolare è uno dei punti chiave della terapia del paziente diabetico in età evolutiva. Numerosi sono infatti gli studi che hanno dimostrato come il movimento induca un aumento dell’effetto ipoglicemizzante dell’insulina.
Ma non solo. Svolgere una regolare attività fisica ha benefici sulle condizioni generali del ragazzo diabetico e costituisce un importante momento di socializzazione, un miglioramento dell’autostima e una riduzione del peso psicologico della malattia stessa.
Il ruolo dello specialista
Nella scelta dell’attività fisico motoria e della disciplina sportiva rimane determinante il ruolo del medico specialista in medicina dello sport, che adatta la pratica sportiva al singolo individuo e ne prescrive le corrette dosi, come in una terapia (sport terapia).
È quindi fondamentale che pediatri e medici abbiano nozioni e conoscenze specifiche della materia per evitare spiacevoli problematiche.