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Alimentazione

Quante calorie servono per sentirsi in forma?

Magro è bello”, ma chi l’ha detto? Certo quando indossiamo un abito che abbiamo visto su una rivista non fa proprio la stessa figura: sulla modella è decisamente un’altra cosa.

Dobbiamo pensare che “magro” non significa stare bene, sentirsi in forma, ma solo apparire al top.

In molti casi, soprattutto in età adolescenziale, la ricerca spasmodica della forma perfetta può essere la causa scatenante di un disturbo alimentare come l’anoressia o la bulimia.

Per questo motivo è importante, fin da bambini, seguire un’alimentazione bilanciata che non privi il nostro organismo dei nutrienti necessari ad una crescita armonica.

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Inoltre, in base al sesso, all’età, alla struttura corporea e al tipo di vita, ognuno di noi necessita di un diverso apporto calorico.

Le calorie giornaliere devono essere commisurate con il nostro dispendio energetico, né troppe, né troppo poche. Inoltre pensiamo che il nostro organismo ha necessità di essere nutrito in modo corretto senza eccessi né privazioni.

A tavola si fanno degli errori

La nostra dieta mediterranea è considerata in tutto il mondo il modello alimentare più completo e bilanciato, perché non approfittarne?

Nonostante ciò anche noi cadiamo in errori di valutazione. Vediamo quali sono i più comuni:

  • Eliminare totalmente i carboidrati dalle nostre diete perché si pensa di perdere peso più velocemente
  • Contare le calorie è inutile se non si considerano altri valori nutrizionali (apporto di zuccheri, grassi e carboidrati) e le effettive esigenze di ogni organismo
  • Saltare i pasti è una pessima abitudine e rappresenta un fattore di rischio per disturbi alimentari
  • Considerare i legumi come contorni è sbagliato perché sono fonti di proteine e dovrebbero essere utilizzati come sostituti di alimenti proteici
  • Non bere a sufficienza: l’acqua mantiene le cellule idratate e aiuta a sentirsi sazi
  • Non assumere abbastanza acidi grassi, importanti nel corretto funzionamento del sistema cardiovascolare e un’eccellente riserva di energia

Eliminando dei nutrienti necessari rischiamo di non avere energie, di sentirci stanchi e fuori forma.

Le proteine, ad esempio, sono fondamentali nel metabolismo cellulare e nel rinnovamento dei tessuti.

Inoltre hanno un ruolo fondamentale nella difesa del sistema immunitario: gli anticorpi che combattono i microrganismi nocivi sono proteine.

La carenza proteica ha effetti negativi su tutti gli organi e sistemi del nostro corpo, in particolare sulla funzione cerebrale.

Il fabbisogno proteico dipende da vari fattori come: sesso, età, lo stato fisiologico, lo stile di vita e lo sport che si pratica.

Tutto va commisurato, infatti, non bisogna neppure dare troppo spazio alle proteine seguendo regimi dietetici iperproteici, che hanno indubbiamente dei rischi.

Gli aminoacidi per essere in forma

Cosa sono gli aminoacidi? Possiamo definirli come i “mattoncini” delle proteine.

L’insieme di più aminoacidi, grazie ad un legame chimico detto peptidico che ne permette l’unione, dà vita ad un polipeptide o proteina.

Le macro categorie degli aminoacidi

Gli aminoacidi a seconda della capacità, o meno, di sintesi del nostro organismo, sono divisi in tre macrocategorie:

  • Aminoacidi essenziali, sono 8 e non sono prodotti dall’organismo e quindi vanno assunti con l’alimentazione. Sono: fenilalanina, treonina, triptofano, metionina, lisina, leucina, isoleucina e valina. Gli aminoacidi essenziali si trovano in diversi alimenti di origine animale come l’uovo, la carne, il pesce, i latticini. 
  • Aminoacidi condizionatamente essenziali, sono quegli aminoacidi che in particolari situazioni, come ad esempio in caso di infezioni, possono non essere sintetizzati adeguatamente dall’organismo e vanno quindi integrati con la dieta. Sono l’arginina (precursore della creatina), glicina (costituisce il collagene), glutamina, prolina (interviene nella riparazione dei tessuti), taurina (agisce nel processo di crescita dei muscoli, del sistema nervoso e del sistema cardiovascolare). Quest’ultima è presente solo nella carne e nei derivati animali.
  • Aminoacidi semi-essenziali, sono chiamati così perché vengono sintetizzati a partire da altri aminoacidi. Sono la tirosina, che ha un ruolo essenziale nella sintesi della dopamina e dell’adrenalina e la cisteina, che favorisce l’assorbimento delle proteine.
  • Aminoacidi non essenziali, possono essere sintetizzati nelle cellule da prodotti contenenti carbonio, ossigeno, azoto e idrogeno. Tra questi aminoacidi vi sono l’acido aspartico e l’aspargina, entrambi contenute negli asparagi. Attenzione “non essenziali” non significa che per il nostro organismo siano meno importanti, in quanto tutti gli aminoacidi devono essere assunti nella giusta misura.

Con una dieta varia ed equilibrata, generalmente, riusciamo ad introdurre nel nostro organismo una quantità di aminoacidi sufficiente a garantire le normali funzioni metaboliche.

Cosa succede se gli aminoacidi sono carenti?

La perdita di tono muscolare è il primo allarme di uno stato carenziale, ma non l’unico.

Se gli aminoacidi sono carenti si evidenziano:

  • Una sensazione di stanchezza cronica, legata al fabbisogno di energia da parte del nostro organismo
  • I capelli appaiono fragili e tendenti alla caduta, perché gli aminoacidi contribuiscono alla sintesi della cheratina
  • Osteoporosi, soprattutto se è carente l’arginina, che interviene nella fissazione del calcio nelle ossa
  • Una ritenzione idrica con edema agli arti inferiori, perché, in assenza di proteine, l’acqua si deposita negli spazi intracellulari e nei tessuti, gonfiandoli
  • Un rialzo della pressione sanguigna, soprattutto in caso di carenza di arginina, l’aminoacido che favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni

Ancora una volta è un’alimentazione corretta che ci fornisce il giusto apporto di proteine e ci permette così di prevenire una possibile carenza, ma a volte necessitiamo di un’integrazione.

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Quando assumere gli aminoacidi come integrazione

Indubbiamente ci possono essere dei momenti o delle situazioni in cui l’alimentazione non è sufficiente e deve essere, quindi, integrata.

Ad esempio se si pratica un’attività sportiva particolarmente intensa, con sforzi muscolari consistenti o prolungati, l’integrazione di aminoacidi ramificati può preservarci da stiramenti muscolari.

Un’altra situazione in cui si potrebbe avere necessità di un’integrazione di aminoacidi, è quando si segue una dieta ipocalorica piuttosto rigorosa.

Durante un regime dietetico inevitabilmente, infatti, si eliminano alcuni cibi ed altri vengono ridotti in quantità e di conseguenza diminuiscono gli aminoacidi che vengono introdotti.

Per evitare un’eccessiva perdita di tono muscolare, in questo caso, è utile integrare l’alimentazione con una fonte di aminoacidi aggiuntiva.

Anche un periodo di forte stress può debilitare il nostro organismo ed indurlo a richiedere un’integrazione di aminoacidi.

Nei momenti particolarmente stressanti il nostro corpo, infatti, consuma di più.

Se abbiamo dei dubbi sul nostro stato di benessere, il primo passo è sempre quello di consultare il medico, che verificherà la presenza di un effettivo deficit e deciderà per un’eventuale integrazione.

Fonti:

https://guna.com/it/guna-lifestyle/fabbisogno-di-aminoacidi-essenziali/

https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?area=Salute%20donna&id=4470&menu=patologie

Laureata in Lettere, freelance
Laureata in Lettere, freelance.

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