La disintossicazione e il drenaggio sono le due funzioni più importanti grazie alle quali si può raggiungere il benessere del nostro corpo. La disintossicazione dalle scorie avviene naturalmente e quotidianamente ma bisogna favorire i due processi soprattutto seguendo una dieta varia ed equilibrata.
Esistono due tipi di tossine: endogene ed esogene
Le prime, come dice la parola stessa, vengono prodotte dal nostro organismo in particolari condizioni quali intensa attività sportiva, pasti abbondanti e calorici, stress psicofisico, emozioni negative e malattie organiche in generale.
Le esogene vengono introdotte dall’esterno attraverso l’alimentazione contenente additivi, coloranti e conservanti, attraverso l’ambiente mediante polveri, smog, metalli pesanti e farmaci.
Per disintossicazione si intende la capacità di eliminazione di queste tossine del nostro corpo dall’interno delle cellule verso l’esterno, mentre il drenaggio è il fenomeno che permette alle sostanze tossiche presenti fuori dalle cellule, nella matrice extracellulare o tessuto connettivo, di essere espulse all’esterno dell’organismo. La matrice extracellulare rappresenta lo spazio tra le cellule ed è costituita da una sostanza fondamentale gelatinosa e diverse fibre proteiche, principalmente collagene ed elastina, prodotte da specifiche cellule di questo tessuto. Svolge azioni di connessione, sostegno e protezione ed è proprio in questo distretto, così chiamato perché “connette” gli altri tipi di tessuto, che si vanno ad accumulare la maggior parte delle tossine.
Quindi come possiamo a livello pratico andare a disintossicare e drenare il nostro corpo?
Partiamo dalla presenza di tossine in eccesso che fuoriescono da un intestino già irritato, entrano nella circolazione sanguigna, poiché il pH deve rimanere invariato, queste vengono veicolate all’interno del tessuto connettivo andandone ad alterare il suo pH. Questo tessuto normalmente ha un pH neutro o leggermente alcalino, l’eccesso di tossine fa diventare il pH più acido, ecco perché la cosiddetta acidificazione è considerata una condizione negativa che innesca il processo infiammatorio dei tessuti.
La disintossicazione si avvale di specifici enzimi, soprattutto di quelli epatici, mentre il drenaggio avviene grazie alla funzione degli organi emuntori tra cui in primis fegato e reni, ma anche la pelle, intestino e apparato respiratorio.
Come si manifesta l’infiammazione?
Ad esempio, attraverso la presenza di gonfiori addominali, l’aumento dei mal di testa, l’alterazione dell’alvo intestinale quindi con la presenza di coliti, aumento della sonnolenza post prandiale, delle infiammazioni a livello cutaneo, pruriti, dermatiti ecc.
Per pulire la matrice bisogna agire su più fronti contemporaneamente; ci sono quattro punti fondamentali per farlo nel migliore dei modi.
1) Il regime alimentare è il passo fondamentale per andare a ridurre l’infiammazione, scegliendo cibi che non vadano a sovraffaticare il nostro fegato anzi che lo sostengano nel suo lavoro. Le verdure di stagione, come per esempio le crucifere, cavoli, cavoli di Bruxelles, cavolfiore oppure rape, cicoria, sedano e carote sono tutti alimenti che favoriscono il drenaggio, quindi l’eliminazione delle tossine verso l’esterno del nostro corpo ed inoltre favoriscono l’alcalinizzazione della matrice extracellulare. Non meno importante è l’assunzione di integratori fitoterapici che stimolano la produzione di bile da parte del fegato e che favoriscono il passaggio successivo della stessa dal fegato alla cistifellea e poi all’intestino. In questo caso bisognerebbe agire con piante ad azione coleretica e colagoga come per esempio il Tarassaco, Carciofo, Cardo Mariano, Rosmarino e Boldo.
Importante è aumentare i cibi che contrastano l’acidità (cibi alcalini o basici) come frutta e verdura e diminuire i cibi acidificanti, che in genere contengono le proteine, carne e insaccati, formaggi, latte e bevande zuccherate. Dobbiamo anche quindi ridurre la quantità di caffè in eccesso, alcol, zuccheri raffinati, cibi industriali e troppo salati che favoriscono l’acidità tissutale.
2) Bere molta acqua aiuta a diluire le tossine idrosolubili, ci si può aiutare aggiungendo ad essa delle sostanze drenanti come Betulla, Ananas e Orthosiphon.
3) Una buona salute dell’organismo è spesso collegato anche al benessere dell’apparato gastrointestinale, grazie all’utilizzo di probiotici e piante officinali, come Genziana, Anice, Cardamomo che agiscono promuovendo una buona digestione.
4) Le tossine per ultime arrivano poi nel sistema linfatico e sanguigno e raccolgono i materiali dai tessuti portandoli agli organi deputati all’eliminazione (intestino e reni). Tutto ciò può essere stimolato agendo sul microcircolo aiutando l’eliminazione di queste sostanze grazie ad una quotidiana camminata oppure con l’utilizzo di sostanze naturali come Centella Asiatica e Flavonoidi (Oxerutina, Diosmina, Esperidina).
Quindi andando ad estrarre le tossine dalla matrice extracellulare si permette al corpo di recuperare il giusto equilibrio acido-base. Uno stato di salute ottimale si basa proprio sull’integrità anatomica e funzionale di questa matrice connettivale basata sulla sua “pulizia” quotidiana.
Depurare la matrice extracellulare significa depurare l’intero organismo, le nostre cellule ci ringrazieranno, lavoreranno meglio e noi ci sentiremo bene.
Fonti:
F. Bellabona: Matrice Extracellulare: una introduzione al web creata dalla natura, Gennaio 2020
A. Picca: Matrice Extracellulare e Detossicazione, Novembre 2020
E. Amalfitano: Drenaggio d’organo e Matrice in Medicina Funzionale Regolatoria, Maggio 2019