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Gestire lo stress

L’ansia, una preoccupazione continua che rovina il vivere quotidiano

Preoccupazione eccessiva, cattivo umore, irritabilità, difficoltà ad addormentarsi e frequenti risvegli notturni, ma anche palpitazioni, mal di testa, tensione muscolare e problemi gastrointestinali. I “segni particolari” della carta di identità dell’ansia sono davvero tanti, sia psichici sia fisici e impattano fortemente sulla qualità della vita di chi soffre di questo disturbo. Un problema tutt’altro che raro: solo in Italia si calcola che siano circa 8 milioni le persone affette da ansia e alcuni studi hanno evidenziato che nel periodo della pandemia quasi una persona su due ha sofferto di questo disturbo psicologico.

Ma che cos’è esattamente l’ansia? Gli specialisti la definiscono come uno stato di preoccupazione eccessiva, legato a un senso di oppressione e tensione psicologica e fisica, che insorge di fronte a una situazione percepita come una minaccia anche quando non lo è. Ogni persona sperimenta una preoccupazione in alcuni momenti della vita, per esempio quando deve sostenere un esame, sottoporsi a una visita medica o a un colloquio di lavoro. In questo caso si tratta di uno stato d’ansia transitorio, legato a una causa specifica. 

Quando però il senso di forte preoccupazione si verifica in assenza di uno stress evidente o quando non cessa in seguito all’allontanamento della causa dello stress e perdura per alcuni mesi, siamo di fronte a un disturbo d’ansia.

Che cosa si nasconde dietro l’ansia

E’ stato evidenziato che le persone con ansia percepiscono il mondo in modo differente, in particolare non riescono a distinguere situazioni neutre o sicure da quelle potenzialmente pericolose. In pratica, il loro cervello non riesce a distinguere tra nuove situazioni e quelle conosciute e non minacciose, dando così origine allo stato ansioso.

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Alla base di questo disturbo si pensa possano esserci tanto delle cause fisiche, dette organiche, legate alla minore quantità di alcune molecole necessarie per il buon funzionamento del cervello, come alcuni neurotrasmettitori e in particolare il Bdnf (Brain-derived neurotrophic factor), quanto delle cause psicologiche come traumi o stress, ad esempio un lutto, separazioni o situazioni di malattia che mettono in pericolo la vita.

Vari studi hanno dimostrato che vi è un gran numero di fattori di rischio che, perlopiù, sono comuni ai disturbi d’ansia. Genere femminile, età più giovane, stato di single o di divorziato, condizioni socio economiche difficili, scarsi supporti sociali e minore livello di istruzione sono i più frequenti elementi che possono predisporre a un disturbo d’ansia. 

Un unico termine che include diversi disturbi

Il termine “ansia” include in realtà un’ampia varietà di condizioni che si differenziano tra loro per alcune caratteristiche relative all’origine, al modo di presentarsi e quindi al tipo di trattamenti necessari per curarle.

Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, il testo di riferimento in psichiatria, l’ansia si divide nei seguenti disturbi:

  • disturbo d’ansia generalizzata
  • disturbo (o attacchi) di panico
  • fobia sociale
  • fobie specifiche
  • disturbo d’ansia da separazione
  • mutismo selettivo
  • agorafobia
  • ipocondria
  • disturbo d’ansia indotto da sostanze
  • disturbo d’ansia causato da altre situazioni mediche
  • disturbo post-traumatico da stress (PTSD)
  • disturbo ossessivo-compulsivo (DOC)

Caratteristiche di alcuni disturbi d’ansia

Molti stati ansiosi sono il frutto di fobie, cioè di paure che possono essere specifiche, come quelle verso gli insetti o la paura di volare su un aereo, oppure più legate alla sfera sociale, in cui l’ansia insorge per il timore del giudizio di altre persone sulle proprie attività svolte in un contesto lavorativo o di vita di relazione, come feste, cene. Spesso però l’ansia viene definita generalizzata, cioè che non è provocata da una causa specifica, ma insorge per una eccessiva preoccupazione legata da circostanze quotidiane e routinarie, come responsabilità lavorative, questioni economiche, salute dei familiari o piccole cose, come ad esempio svolgere i lavori domestici o far tardi agli appuntamenti. In alcune circostanze l’ansia è il risultato di evento traumatico stressante e viene definita disturbo post traumatico da stress, oppure in alcune persone, prevalentemente donne, possono comparire veri e propri attacchi di panico, paralizzanti, con forte disagio psicofisico che può comportare anche difficoltà a respirare e che conduce all’isolamento sociale.

I modi con cui si manifesta l’ansia possono essere molti e differenti nei diversi tipi di ansia.

I più frequenti, come detto in apertura dell’articolo, sono:

  • forte preoccupazione
  • cattivo umore
  • irritabilità, irrequietezza 
  • disturbi del sonno
  • affaticamento
  • palpitazioni
  • mal di testa
  • tensione muscolare
  • bruciore di stomaco
  • irregolarità intestinale
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Come contrastare l’ansia

Ogni disturbo d’ansia va trattato in modo specifico in base alle sue caratteristiche, sia con terapie psicologiche, come tecniche di rilassamento, terapie cognitivo-comportamentali o terapie di supporto, sia ricorrendo, quando è il caso, a farmaci ansiolitici e per questo è bene rivolgersi sempre a un professionista della salute, medico o farmacista.

Nel panorama dei trattamenti un ruolo importante è svolto dai rimedi naturali e dai preparati della medicina complementare. Madre Natura offre un ampio ventaglio di piante in grado di contrastare gli stati ansiosi, si pensi ad esempio alla valeriana, alla melissa, alla passiflora, al tiglio e al biancospino, sia sotto forma di tisane sia di gemmoterapici. Sono però utili anche l’aromaterapia e gli olii essenziali. Anche alcuni alimenti sono capaci di migliorare uno stato ansioso, come ad esempio il cioccolato fondente che sembra in grado di ridurre la produzione degli ormoni dello stress (cortisolo e adrenalina).

Fiori di Bach contro gli stati ansiosi

Un aiuto per ritrovare la serenità può venire anche dai fiori di Bach. Di che si tratta? E’ un tipo di terapia floreale inventata un secolo fa dal medico inglese Edward Bach, che si basa sul principio secondo cui la cura della malattia deve riequilibrare stati emotivi alterati.

Bach aveva creato trentotto rimedi estratti da fiori, divisi in sette gruppi (fiori per la paura, l’incertezza, lo scarso interesse per il presente, la solitudine, l’ipersensibilità alle influenze e alle idee, lo scoraggiamento o disperazione e la preoccupazione eccessiva) facendo riferimento ai problemi che riteneva più frequenti.

L’azione dei fiori di Bach è orientata al problema e tende ad amplificare le potenzialità innate della persona piuttosto che agire sulle sole manifestazioni sintomatiche di quel problema. Il rimedio floreale agisce sul nostro stato d’animo, facendoci prendere la giusta consapevolezza delle nostre innate capacità di espressione e riportando armonia ed equilibrio nei nostri comportamenti sociali.

Nel caso dell’ansia, per trovare il fiore di Bach adeguato è necessario comprendere la personalità di un soggetto ansioso e il modo di manifestarsi del suo disturbo. I soggetti ansiosi che presentano tic nervosi, tachicardia, disturbi dell’umore come depressione e disturbi maniaco-depressivi possono trovare un beneficio dal fiore Agrimony, per esprimere al meglio le loro innate risorse e ritrovare equilibrio emotivo e armonia. L’agrimonia è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Rosaceae. 

Agrimony è soprannominato anche “l’ansiolitico di Bach”, perché è legato allo stato d’animo di ansia e tormento nascosti dietro una maschera di allegria. La sua affermazione positiva è: “Mi apro con fiducia agli altri ed esprimo armonia tra le mie luci e le mie ombre”.

Fonti:

Federazione Italiana medici di Medicina Generale. Sindromi psichiatriche di interesse del MMG: disturbi d’ansia.  http://fimmgformazione.org/sezione-scientifica/sindromi-psichiatriche-di-interesse-del-mmg-disturbi-dansia-parte-1/?print=print

Fiori di Bach: prodotti e descrizione dei 38 fiori di Bach. https://www.my-personaltrainer.it/erbe-medicinali/fiori-bach-prodotti.html

Istituto Superiore della Sanità. Ansia nell’adulto. Disturbo d’ansia generalizzata. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/a/ansia-nell-adulto-disturbo-d-ansia-generalizzata-dag

Laufer et al.: “Behavioral and Neural Mechanisms of Overgeneralization in Anxiety”. Current Biology.  http://dx.doi.org/10.1016/j.cub.2016.01.023

Martin FPJ et al. Metabolic Effects of Dark Chocolate Consumption on Energy, Gut Microbiota, and Stress-Related Metabolism in Free-Living Subjects. J. Proteome Res. 2009;8(12):5568–5579.

Giornalista e medico
Giornalista professionista e medico, da oltre 30 anni impegnato nella
divulgazione scientifica e nell'aggiornamento e formazione dei medici di
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