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Alimentazione

Allena…mente alimentare: cosa fare dopo le feste

Dopo il “lascia andare psicologico“, ma anche alimentare, del periodo prefestivo, festivo e post-festivo, si innesca quasi inevitabilmente un senso di colpa come se lo “sgarro” ad un divieto fosse stato troppo e una sorta di rassegnazione invade il corpo emotivo. 

Sembra difficile tornare al “prima”… ai giorni nei quali si era stabilito quotidianamente una sorta di controllo e di cura di sé.

Il cibo è la prima forma di relazione affettiva concreta del bambino, attraverso l’allattamento vi è una fonte di nutrimento corporeo ma che riguarda anche tutti i livelli più sottili: emotivo, psicologico, energetico. Il bambino è appagato su tutti i piani. 

Ecco perché lasciarsi andare durante le feste assume un significato di accoglimento e di condivisione di una affettività che viene espressa in ogni azione.

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La prima cosa da tener presente per diminuire il sentimento di colpa è cambiare prospettiva ovvero il sapere … che ci si è fatti un gran regalo. La presenza di sé e il senso di responsabilità verso le proprie azioni è fondamentale per recuperare la giusta visione già dal giorno successivo. E’ importante ripetersi: “mi perdono, approvo ciò che ho scelto di fare durante le feste per il mio appagamento emotivo e da adesso ritorno a scegliere ciò che conosco come metodo alimentare e so che posso portare avanti per il mio bene assoluto, poiché è il mio modo di curare me stesso”. 

Queste parole sono una sorta di “allena…mente” per ritornare ad essere presente a se stessi e a condurre e a non subire le regole alimentari portate avanti.

Seconda cosa importante è eliminare tutto il cibo spazzatura dal frigorifero per evitare che si instauri il meccanismo: “faccio fuori cio’ che e’ avanzato”, ovvero panettoni che girano per la casa due mesi oppure affettati altrettanto presenti per settimane. 

Per non cadere in questa trappola mettete una vostra foto, ritratti prima delle feste, sulla porta del frigorifero e vicino alla dispensa e ricordatevi ad alta voce interiore “chi siete”. 

Terzo fattore importante: imparare a dire dei no, prima a se stessi e poi agli altri; una chiara direzione conduce in modo diretto alla meta. Quindi un buon “allena…mente” alimentare potrebbe essere immaginare un cibo proibito e dire subito… no… oggi decido io ed è no.

Fonti:

dispense RIZA PSICOSOMATICA

Naturopata
Naturopata ed esperta in riequilibrio alimentare con orientamento psicosomatico. Una sosta nella scienza ufficiale (scienze biologiche) le ha permesso di considerare l’uomo da un punto di vista microscopico. La passione per la natura, la filosofia e la psicologia di unire il microscopico con qualche cosa di più grande: il macrocosmo. È associata alla Federazione Italiana Naturopati Riza ed iscritta al Registro Regionali degli operatori in Biodiscipline Naturali. È specializzata anche in “strumentazione bioenergetica per la prevenzione e cura delle intolleranze alimentari con la tecnica EAV”, kinesiologia Applicata, Erboristeria Stagionale, Oligoelementi e Vitamine, Erboristeria/floriterapia, Tecnica Metamorfica e Tecnica di Theta Healing. Da anni scrive su un mensile distribuito localmente e conduce seminari e conferenze sull’uso consapevole dell’alimentazione e delle erbe come strumento di prevenzione e mantenimento della salute, partecipando ad eventi di informazione patrocinati dal consiglio di zona e diretti dall’istituto Don Gnocchi di Milano.

Riceve nel suo studio di Milano in via Terruggia 1.

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