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Alimentazione

Semi di Lino: alleati della salute

Il consumo di acidi grassi polinsaturi, in particolare degli omega 3, presenti in alcuni degli oli vegetali biologici spremuti a freddo, ma soprattutto nei semi di lino, favorisce la nostra salute ed il nostro benessere:

  • aumenta la sensibilità delle cellule nei confronti dell’insulina,
  • riduce il rischio di diabete di tipo 2, delle malattie cardiovascolari, allergiche e infiammatorie,
  • migliora l’elasticità e l’idratazione della pelle
  • contrasta il rischio di cancro.
  • riducendo lo stimolo dell’appetito sono anche un ottimo rimedio alla fame nervosa

Preziosa fonte di micronutrienti

I semi di lino sono anche una preziosa fonte di micronutrienti quali il calcio, potassio, magnesio, ferro e vitamine B, inoltre sono un valido aiuto nelle problematiche di stitichezza poiché le mucillaggini dei semi di lino una volta all’interno dell’intestino assorbono i liquidi presenti gonfiandosi, e premendo dolcemente contro le pareti intestinali stimolano la peristalsi e facilitando l’evacuazione.

Possono essere un ottimo rimedio anche per la secchezza della pelle e dei capelli.

L’olio di semi di lino infatti rinforza la barriera cutanea e svolge un’ azione lenitiva sulla pelle secca e stressata. Nutre i capelli in profondità rendendoli più belli e morbidi.

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E’ possibile ottenere un’adeguata integrazione di omega 3 assumendo con regolarità una volta al giorno un cucchiaio da minestra colmo di semi di lino, macinati al momento (altrimenti si espellono con le feci) e mescolati nelle verdure o nello yogurt. Con il loro apporto di lignani (una fibra particolare) si possono considerare fra quegli alimenti capaci di ostacolare l’insorgenza tumorale del colon e della prostata anche perché si aggiunge l’azione benefica dell’acido alfa- linolenico (LNA).

Infine, durante i pecon la farina di lino si può anche preparare un cataplasma: mettere 60 g di farina in 250 ml d’acqua e cuocere per 5 minuti fino a che non si ottiene una consistenza abbastanza densa. Applicare sul petto il più caldo possibile, l’uso popolare ne’ prevedeva l’utilizzo per favorire il benessere delle prime vie respiratorie.

Fonti: Erbecedario/ dispense Riza

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