La chemioterapia tratta efficacemente molti tipi di cancro. Ma come altri trattamenti, provoca spesso effetti collaterali anche alla pelle.
Potenziali effetti collaterali
I principali organi che possono risentire della chemioterapia sono quelli in cui le cellule normali si dividono e crescono rapidamente, come quelle tumorali, vale a dire la mucosa che riveste la bocca, l’apparato digerente, la cute, i capelli e il midollo osseo.
Tra gli effetti collaterali più comuni troviamo:
- Fatica e stanchezza
- Perdita di capelli
- Cambiamenti della pelle e delle unghie, come pelle secca e cambiamento di colore
- Facilità al sanguinamento ed alla formazione di lividi
- Infezione
- Anemia (basso numero di globuli rossi)
- Nausea e vomito
- Cambiamenti di appetito
- Stipsi
- Diarrea
- Problemi di bocca, lingua e gola come piaghe e dolore con la deglutizione
- Problemi nervosi e muscolari come intorpidimento, formicolio e dolore
- Cambiamenti delle urine e della vescica e problemi ai reni
- Variazioni di peso
- Cambiamenti di umore
- Cambiamenti nella libido e nella funzione sessuale
- Problemi di fertilità.
Modificazioni della cute e delle unghie
Pochi sanno che alcuni degli effetti collaterali più invalidanti, che condizionano anche le cure e la vita sociale di un paziente oncologico, si hanno sulla cute.
Viene principalmente danneggiata la parte inferiore dell’epidermide dove nascono nuove cellule deputate al ricambio cutaneo. Di conseguenza si riduce il numero di cellule prodotte e l’epidermide appare sottilissima e priva di barriera, portando ad un aumento dei fenomeni di fragilità edisidratazione.
Alcuni chemioterapici possono inoltre rallentare la crescita delle unghie, che possono variare il colore, diventare fragili e tendere a sfaldarsi.
Le reazioni cutanee possono essere prevenute o gestite trattando la cute, sin dall’inizio con prodotti che ripristinano le funzioni barriera, estremamente ridotte in una pelle disagiata. E’ essenziale eliminare gli abituali detergenti che “sciolgono” le impurità, presenti sulla superficie cutanea, rimuovendo però anche i lipidi presenti sulla cute, essenziali per l’elasticità e la protezione contro la perdita di acqua e la conseguente secchezza. Bisogna scegliere detergenti non schiumogeni che emulsionano lo sporco, rimuovendolo dalla superficie, e rispettando il film lipidico della pelle.