A confermarlo è la scienza. Sono diverse, infatti, le ricerche di respiro internazionale che sottolineano l’importanza del saper scrivere in corsivo per lo sviluppo cognitivo dei bambini.
Scrivere a mano: una pratica in disuso
Il corsivo viene usato sempre meno dai bambini sia a scuola, sono molti i programmi scolastici in cui non è più obbligatorio imparare a scrivere a mano, sia in contesti informali come a casa o durante il tempo libero.
Viene dato sempre più spazio al digitale, insegnando ai più piccoli a digitare su tablet e smartphone, anziché farli esercitare nella manualità.
Il 70% dei bambini che escono dalla scuola dell’infanzia non avrebbero infatti i prerequisiti per imparare il corsivo, stando a quanto affermato dalla pedagogista Stephanie Müller. I bambini svilupperebbero muscoli differenti a quelli necessari a tenere in mano una penna e “non consolidano la coordinazione necessaria a scrivere in corsivo”.
Scrittura manuale e sviluppo cognitivo
Il saper scrivere in corsivo ha diversi vantaggi nello sviluppo dei bambini, tra cui l’attivazione di importanti processi cognitivi. Infatti c’è una stretta relazione tra la mano che traccia i segni sulla carta e il cervello: si attivano circuiti nervosi unici che nei bambini favoriscono la lettura, la memorizzazione e la produzione delle parole.
I bambini in grado di scrivere a mano, ad esempio, hanno un’attività neuronale più avanzata rispetto ai bambini che non scrivono a mano come riportato nella ricerca condotta dall’Università dell’Indiana.
La scrittura a mano accende aree del cervello coinvolte anche nelle attività del pensiero, del linguaggio e della memoria. Il saper scrivere diventa quindi importante in fase di costruzione del pensiero e delle idee, perché scrivere in corsivo vuol dire tradurre il pensiero in parole.
“La scrittura coinvolge la mente e può aiutare i bambini a prestare attenzione al linguaggio scritto” afferma Virginia Berninger, docente di psicologia dell’educazione all’Università di Washington.
Saper scrivere a mano dà ai bambini vantaggi sia nel parlato che nella composizione scritta. Inoltre aiuta i bambini a fare una sintesi di quanto è stato detto e di rielaborare i concetti ascoltati.
Dalla scrittura a mano alla tastiera
Virginia Berninger suggerisce di condurre i bambini in un processo graduale di apprendimento della scrittura, fatto di tre fasi:
- partire dallo stampatello: facilita i bambini anche nella lettura in quanto ne migliora il riconoscimento delle parole;
- inserire il corsivo: aiuta la composizione e l’ortografia;
- passare all’uso della tastiera: dall’ultimo anno delle elementari in poi scrivere alla tastiera implica utilizzare entrambe le mani, allenando così il cervello.
Fonti per approfondire:
The effects of handwriting experience on functional brain development in pre-literate children https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2211949312000038
Printing, cursive, keyboarding: What’s the difference when it comes to learning? http://newsinfo.iu.edu/news-archive/20977.html
Evidence-Based, Developmentally Appropriate Writing Skills K to 5: Teaching the Orthographic Loop of Working Memory to Write Letters, Spell Words, and Express Ideas https://www.hw21summit.com/research-berninger
Relationships of Attention and Executive Functions to Oral Language, Reading, and Writing Skills and Systems in Middle Childhood and Early Adolescence https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26746315
The pen is mightier than the keyboard http://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/0956797614524581
What’s Lost as Handwriting Fades https://www.nytimes.com/2014/06/03/science/whats-lost-as-handwriting-fades.html