Rosso come una ciliegia, ma asprigno come un mandarino, è il frutto dell’acerola, ormai conosciuto da molti; ma sappiamo da dove proviene? Sappiamo perché viene così largamente utilizzato?
Il frutto dell’acerola
Questo frutto matura su una pianta arbustiva, l’acerola appunto, originaria dell’America centro-meridionale ed oggi coltivata soprattutto in Brasile.
L’acerola è una pianta rustica che riesce a svilupparsi e a produrre abbondanti frutti in tutte quelle zone caratterizzate da climi tropicali e subtropicali, nonostante dimostri una buona resistenza nel momento in cui le temperature scendono fino allo zero. La temperatura ideale per coltivare questa pianta è, però, di 26 gradi centigradi.
Il frutto prende il nome dalla pianta e, all’aspetto, è molto simile alla ciliegia, tanto da prendere il nome di “ciliegia delle Barbados o del Brasile”.
Quando lo si apre, però, il suo interno ci appare più simile ad un mandarino perché la sua polpa, di colore rosso-arancio, è divisa in spicchi ed il suo sapore è acidulo.
I frutti dell’acerola sono dei veri e propri concentrati di vitamina C ( superiore di almeno 20 o 30 volte a quella del kiwi e dell’arancia). Nelle zone di coltivazione, questi frutti vengono raccolti quando sono ancora acerbi, perché la concentrazione di vitamina C tende a degradarsi con la maturazione.
I principi attivi del frutto di acerola
La “ciliegia del Brasile”, oltre ad avere un’elevatissima concentrazione di vitamina C, è ricca di vitamine del gruppo B, di provitamina A e di sali minerali tra cui il ferro, il potassio, il calcio, il fosforo e il magnesio.
Si pensi che la concentrazione di magnesio dell’acerola è addirittura il doppio di quello delle arance e la provitamina A contenuta in questo frutto, è pari a quella contenuta nelle carote.
Le innumerevoli proprietà della “ciliegia del Brasile”
Il frutto di acerola ha un indubbio potere antiossidante, sia per la concentrazione di vitamina C, sia per la presenza di polifenoli e carotenoidi.
Gli antiossidanti contenuti in questo frutto contrastano i radicali liberi ed hanno un effetto protettivo per la pelle e per la retina e nella prevenzione dei tumori.
Proprio l’elevata concentrazione di sostanze antiossidanti fa sì che l’acerola protegga il colesterolo buono dai processi ossidativi, contribuendo in questo modo alla salute cardiovascolare.
La vitamina C, come sappiamo, stimola il sistema immunitario, e l’acerola ne è un vero e proprio concentrato; questo frutto viene infatti utilizzato per prevenire e combattere i sintomi influenzali, i raffreddori e le malattie dell’apparato respiratorio in genere.
L’acerola, inoltre, è di grande supporto per favorire una guarigione più veloce da questi malesseri e aiuta ad evitare possibili ricadute.
Grazie alla combinazione di vitamine e sali minerali, che hanno un effetto rivitalizzante e riequilibrante, l’acerola viene raccomandata per combattere stress, affaticamento ed esaurimento.
Per queste sue proprietà e non avendo controindicazioni, questo frutto viene anche utilizzato durante la gravidanza e l’allattamento, come sostegno e integrazione all’organismo della futura mamma e della puerpera.
L’assunzione dell’acerola giova anche in tutti i casi di astenia e di convalescenza o di carenza di vitamine.
Dove possiamo trovare l’acerola?
Per poter usufruire del 100% delle proprietà e dei benefici che l’acerola vanta, si dovrebbe poter bere il succo del frutto appena spremuto, ma vorrebbe dire essere in vacanza in Brasile o in un paese tropicale! In Italia possiamo trovare il succo di acerola nei negozi specializzati che vendono integratori naturali e fitonutrienti, ma non si tratta, ovviamente, di succo fresco.
Il succo di acerola che troviamo in commercio viene estratto dal frutto e successivamente pastorizzato e imbottigliato nei paesi tropicali, e quindi importato nel resto del mondo.
In commercio, inoltre, possiamo trovare l’acerola essiccata e polverizzata da poter solubilizzare in acqua; vi sono anche diversi prodotti a base di acerola, come unico componente o in complessi con altre erbe ad uso integrativo.
Pur non essendo fresco, le proprietà del frutto rimangono essenzialmente inalterate.
Fonti:
https://www.giardinaggio.net/erboristeria/fitoterapia/acerola.asp