Il motivo del pianto del neonato quando la mamma si siede avrebbe un’origine ancestrale legata alla sopravvivenza.
È una ricerca pubblicata sulla rivista Current Biology a spiegare il perché i neonati piangono quando la mamma si ferma.
C’è pianto e pianto
Sono diversi i pianti del neonato: piange perché sente dolore, perché ha fame, perché vuole attirare l’attenzione o perché vuole le coccole. Il pianto, infatti, è il primo e principale strumento di comunicazione del neonato, che si assicura così la propria sopravvivenza.
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Il pianto del neonato è una richiesta di protezione
In passato, l’uomo proteggeva se stesso e la propria famiglia dai predatori fuggendo e spostandosi. Nella loro ricerca, gli studiosi hanno notato un’analogia tra il pianto dei neonati e questa pratica ancestrale di sopravvivenza.
Stare in braccio alla mamma mentre è in movimento, infatti, tranquillizza il piccolo. Questo perché il neonato sa che spostandosi non sarà in pericolo – ossia non verrà “attaccato da predatori”.
Per i bambini di meno di sei mesi, stare tra le braccia della mamma o del papà è dunque un modo per sentirsi protetti dai pericoli.
Quando la mamma riprende a camminare
Non appena il piccolo, rosso dal pianto, viene preso in braccio dalla mamma che riprende a camminare:
- il lamento si riduce
- i movimenti involontari diminuiscono
- la frequenza cardiaca rallenta
Il bimbo è ora al sicuro e più sereno!
Fonte per approfondimento:
Infant Calming Responses during Maternal Carrying in Humans and Mice, Current Biology