La gravidanza ha uno strano effetto sulla voce della futura mamma, le dà un suono diverso.
La voce dice molto su di noi
Che ne siamo consapevoli o meno, la nostra voce dice molto di noi. Basandoci solo sul tono medio della voce di una persona, possiamo immediatamente capire se è di un bambino o di un adulto, di un uomo o di una donna.
Questo perché il tono della voce è condizionato dal punto di vista sessuale – è quasi il doppio negli uomini che nelle donne.
Questa differenza sessuale emerge durante la pubertà a seguito di un’ondata di testosterone nei maschi che allunga le loro corde vocali, causando un brusco calo del tono della voce e segna la maturazione sessuale nei ragazzi adolescenti.
Tono della voce e fertilità
Sebbene siano meno studiate, le voci delle donne possono anche rivelare indizi sulla loro fertilità.
Grazie a diverse ricerche è ormai risaputo che il tono della voce femminile diminuisce dopo la menopausa, fino a 35 Hz (per una donna con un tono di voce medio, sono più di tre semitoni).
Tra le donne in età riproduttiva, ricerche più recenti suggeriscono che il tono della voce può anche aumentare nel periodo dell’ovulazione. E sembrerebbe che gli uomini preferiscano le voci femminili registrate durante questa finestra fertile.
Gravidanza e cambio di tono
Oltre alla menopausa e all’ovulazione, quali altri momenti nella vita di una donna possono modificarne il tono di voce?
È a partire da questa domanda che un gruppo di ricercatori del Voice Lab dell’Università di Sussex hanno indagato la relazione tra gravidanza e cambio di tono, cercando di capire in che modo la gravidanza possa influenzare il tono della voce di una donna.
Lo studio ha rivelato che il tono della voce delle neo-mamme diminuisce dopo aver dato alla luce il primo figlio.
Questi cambiamenti di voce durano solo un anno, dopo di che le voci delle donne tornano ai livelli pre-gravidanza. |
Questa è la prima prova scientifica che la gravidanza influenza le voci delle donne, sebbene molte donne affermino di averlo sperimentato personalmente.
La mancanza di precedenti evidenze scientifiche era legata ad una serie di fattori, tra cui la difficoltà a studiare i cambiamenti a lungo termine, la vasta gamma di differenze individuali nel tono della voce e il fatto che gli studi precedenti si fossero concentrati sui cambiamenti durante la gravidanza.
La ricerca
Per questo studio i ricercatori hanno analizzato le voci di donne prima, durante e dopo la gravidanza. Sono stati raccolti fino a 10 anni di registrazioni vocali per ogni neomamma, di cui è stato confrontato il tono della voce durante la gravidanza con quello di cinque anni prima di concepire e cinque anni dopo il parto.
Perché la voce cambia dopo la gravidanza
Sebbene i dati ottenuti non possano spiegare i meccanismi che guidano queste alterazioni vocali post-partum, i probabili responsabili sono i cambiamenti nei livelli ormonali, in particolare del testosterone, dell’estrogeno e del progesterone.
I rapporti tra questi livelli ormonali fluttuano durante il ciclo mestruale e sono stati direttamente collegati alle cadute postmenopausali nel tono della voce.
Questi stessi ormoni aumentano durante la gravidanza e diminuiscono bruscamente dopo il parto (contribuendo alla depressione postpartum in alcune donne).
Gli ormoni sessuali possono avere un effetto diretto sul tono della voce: aumentando la massa effettiva delle corde vocali e rallentando il loro modello vibratorio, ne riducono l’altezza/tonalità. |
Il calo del tono della voce dopo il parto potrebbe anche essere correlato alla stanchezza o ai cambiamenti motivazionali.
Voce comportamentale
Un’altra possibilità interessante, che sta guadagnando popolarità nella ricerca, è che questi e altri cambiamenti dinamici della voce (come l’aumento del tono durante l’ovulazione) possono essere in parte attribuiti alla modulazione della voce comportamentale.
“Gli umani hanno una capacità senza precedenti di alterare il tono della voce volontariamente”.
Percezione sociale
Il tono della nostra voce influenza anche il modo in cui gli altri ci percepiscono.
Una voce bassa viene generalmente giudicata dominante, competente, affidabile e matura, mentre una voce acuta viene giudicata più sottomessa, femminile e giovanile.
Presi insieme tutti questi elementi, suggeriscono che le donne possano modulare il tono della propria voce – alzando o abbassando il tono – a seconda di come desiderano essere rappresentate in diversi contesti sociali.
Se questo tipo di modulazione vocale sia consapevole o meno rimane una domanda aperta.