Bassi livelli di ossigeno nell’utero, che possono essere causati dal fumo o da condizioni come la gestosi, possono causare problemi di fertilità
Gli ultimi dati Istat segnalano che in Italia c’è stato un calo del 21% delle nascite e che l’età media di una donna per il primo parto si attesta intorno ai 31 anni. La precarietà economica ha sicuramente influito ma c’è anche un fattore da non sottovalutare: la fertilità.
Fertilità e bassi livelli d’ossigeno nell’utero: il legame
Una ricerca, condotta dagli scienziati dell’Università di Cambridge, ha scoperto che l’esposizione dei feti all’ipossia cronica (bassi livelli di ossigeno) durante lo sviluppo ha portato ad avere un invecchiamento avanzato delle ovaie e un minor numero di uova disponibili.
L’ipossia nell’utero può essere causata da una serie di fattori tra cui:
- il fumo
- la pre-eclampsia (gestosi)
- l’obesità materna
- la vita ad alta quota.
La condizione è già nota per avere potenziali effetti a lungo termine sulla salute della prole, compreso un aumento del rischio di malattie cardiache.
Per studiare gli effetti dell’ipossia, i ricercatori dei Laboratori di ricerca metabolica dell’Università di Cambridge hanno collocato femmine di ratto gravide in livelli ridotti di ossigeno (13% rispetto al 21% standard riscontrato nell’aria) dal giorno 6 al giorno 20 della loro gravidanza . Hanno quindi esaminato il tratto riproduttivo delle loro cucciole di sesso femminile all’età di quattro mesi.
I ratti sono un modello utile per studiare la gravidanza. Come mammifero, i loro corpi e la biologia hanno alcune somiglianze chiave con quelle degli umani. Il loro periodo di gestazione e i loro cicli di vita sono molto più brevi di quelli umani, rendendoli un modello animale ideale per studiare la gravidanza e lo sviluppo fetale.
Quando il team ha esaminato i cuccioli, hanno trovato una diminuzione del numero di follicoli nell’apparato riproduttivo. Le femmine nascono con un numero fisso di follicoli, ciascuno con il potenziale di svilupparsi in un uovo che, di solito, si esauriscono intorno ai cinquant’anni, a quel punto si entra in menopausa.
Invecchiamento precoce del tessuto ovarico
I ricercatori hanno anche esaminato la lunghezza dei telomeri nel tessuto ovarico dei cuccioli. I telomeri si trovano alla fine dei cromosomi e impediscono il deterioramento dei cromosomi – sono spesso paragonati alla plastica che sigilla l’estremità dei lacci delle scarpe. Con l’avanzare dell’età, i telomeri diventano sempre più brevi e quindi la loro lunghezza può essere utilizzata per misurare l’invecchiamento. I ricercatori hanno scoperto che i telomeri nel tessuto ovarico di cuccioli esposti all’ipossia erano più corti rispetto ai cuccioli non esposti.
“È come se bassi livelli di ossigeno facessero invecchiare più velocemente il tessuto ovarico femminile“, afferma la dott.ssa Catherine Aiken dell’Università di Cambridge. “Biologicamente, il tessuto appare più vecchio e la femmina finirà le uova, diventando sterile in giovane età“.
Nonostante la ricerca sia stata condotta su ratti, la dott.ssa Aiken dice che ci sono tutte le ragioni per aspettarsi che i risultati possano essere trasferiti all’uomo, dal momento che studi precedenti sull’ipossia durante la gravidanza in relazione ad altre condizioni come la cardiopatia hanno dimostrato di avere corrispondenza.
Cosa fare?
Mentre alle donne si raccomanda di non fumare durante la gravidanza, altre cause di ipossia, come la gestosi e la vita in alta quota, sono fuori dal loro controllo. Tuttavia, afferma la dott.ssa Aiken, i risultati della ricerca del suo team potrebbero rivelarsi utili per le donne che sono state esposte a bassi livelli di ossigeno durante la gravidanza della madre.
“Ora che abbiamo visto un legame tra ipossia e problemi di fertilità nei ratti, sappiamo cosa cercare nelle donne”, dice. “Se si confermerà lo stesso risultato allora le donne a rischio saranno in grado di agire: avendo figli prima nella vita o informandosi sulla riproduzione assistita, come la fecondazione in vitro “.
Fonti: