Gli effetti benefici dell’avena sono noti da più di 50 anni. Risale infatti al 1963 il primo studio che evidenzia quanto questo cereale sia efficace nel mantenere una buona salute cardiovascolare, grazie alla capacità di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.
La conferma di questo dato si ripropone oggi all’interno di uno studio pubblicato sul British Medical Journal: si tratta di una revisione dettagliata di 58 studi clinici su questo tema, svolti tra il il 1987 e il 2014. Sono quasi 4000 le persone reclutate in tutto il mondo, uomini e donne generalmente di mezza età di cui circa due su tre affetti da ipercolesterolemia, ovvero con elevati livelli di colesterolo nel sangue.
Avena e colesterolo cattivo
I dati raccolti confermano il ruolo dell’avena nella diminuzione del colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo “cattivo”. Ma non solo. Questo cereale avrebbe un effetto anche su altre due sostanze che recentemente hanno dimostrato di essere coinvolte nello sviluppo di cardiopatie: il cosiddetto colesterolo non HDL, che indica il colesterolo totale meno quello HDL, e l’apolipoproteina B, che trasporta il colesterolo cattivo dal sangue ai tessuti.
Perché proprio l’avena?
La risposta sono i beta glucani, fibre viscose altamente solubili, contenute in questo cereale ma anche nell’orzo: la loro azione anti-colesterolo si svolge bloccandone l’assorbimento a livello intestinale. «Il modo migliore per assumere la giusta quantità di beta glucani ogni giorno è consumare cibi come fiocchi d’avena, crusca d’avena oppure orzo perlato » raccomanda il dottor Vuksan, a capo del gruppo di ricerca che ha condotto lo studio. «Per garantire al nostro organismo il sufficiente apporto di beta glucani bastano infatti 85 grammi di questi alimenti al giorno».
In conclusione, l’avena fa bene. E non solo per le arterie: contiene infatti sostanze come composti fenolici azotati, che svolgono un’importante azione antinfiammatoria. Alcune ricerche mostrano inoltre come queste sostanze potrebbero svolgere un ruolo nella riduzione della proliferazione tumorale.
L’importanza dei cereali integrali
Consumare cereali integrali, non limitandosi solo ad avena e orzo, è una buona regola per mantenerci in buona salute. La presenza in questo tipo di alimenti di fibre come i beta glucani, e di vitamine, minerali e altri composti fitochimici contribuisce infatti al benessere del sistema cardiovascolare e svolge un ruolo protettivo anche sul tratto gastrointestinale. Ulteriori studi sono necessari per meglio comprendere questi meccanismi e confermare i dati finora osservati da Vuksan e colleghi, nonché dalle altre ricerche compiute su cereali come l’avena.
In attesa di risultati più chiari, e soprattutto che coinvolgano un maggior numero di persone, vale il consiglio di mantenere una dieta varia ed equilibrata, che garantisca al nostro organismo il giusto apporto di tutti i nutrienti.
Dott.ssa Martina Laccisaglia
Centro Studi Comunicazione sul Farmaco, Salute e Società – Università Statale di Milano
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