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Ecco come possiamo stimolare i processi di autoriparazione del nostro organismo

Ecco come possiamo stimolare i processi di autoriparazione del nostro organismo

Ci  siamo dimenticati che il nostro corpo è in grado di autoguarirsi! Come stimolarlo tutti i giorni?

È una frase forte per iniziare questo articolo ma sta succedendo proprio questo. Lo sviluppo della medicina ha raggiunto grandi risultati, va detto. Certe malattie o danni che un tempo erano incurabili oggi sono facilmente gestibili. Pensate all’insulina col diabete, piuttosto che ai bypass dopo gli infarti.

Questi successi però ci stanno facendo dimenticare di un’importate aspetto del nostro organismo: le sue naturali proprietà di autoguarigione. Ormai andiamo dal medico per ogni cosa, esistono farmaci per ogni problema (anche pechè la loro vendita è un business) e abbiamo letteralmente perso fiducia in noi stessi. Il guaio è che questa perdita di fiducia non è solo di noi pazienti, ma pure i medici si sono dimenticati di ciò e quindi non hanno più studiato questa parte della medicina.

È proprio a partire da queste osservazioni che verso la fine dell’800 Andrew Taylor Still fondò l’osteopatia.

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La nascita dell’osteopatia

I concetti generali, se volessimo un’estrema sintesi, erano due:

  • l’ascolto del corpo per riconoscere le vere cause della malattia;
  • il lavoro sul corpo per stimolare i suoi naturali processi di riparazione

Andiamo subito al concreto: il nostro organismo è regolato da due sistemi, il sistema ortosimpatico e quello parasimpatico. Sono i sistemi di regolazione automatica del funzionamento del nostro corpo, tutto quello che avviene senza bisogno che noi ci pensiamo.

Il sistema ortosimpatico e parasimpatico

Il sistema ortosimpatico è il sistema del lavoro e della difesa quello che ci tiene attivi durante la giornata, il sistema parasimpatico è il sistema del riposo e della ricostruzione. I due sono regolati dal così detto ritmo circadiano, che coordina la loro alternanza. Quando tutto è in equilibrio non ci sono problemi, quando i ritmi iniziano a sfasarsi subentrano le prime disfunzioni biologiche che nel tempo potrebbero originare problemi più seri.

Intossicazione da stress cronico

Su questo apparentemente semplice meccanismo si basa un’enorme parte della nostra salute ed è studiandolo che si possono comprendere le cause di certi problemi che a volte i medici non riescono a risolvere.

Prendiamo il caso dei “pensieri ricorrenti”, ossia di situazioni che ci stressano e che in maniera silente ma costante vanno continuamente a stimolare il nostro sistema ortosimpatico e mantengono il nostro corpo in uno stato di perenne allerta.

Un tempo il tipo di stress che attivava il sistema ortosimpatico era dato da pericoli fisici; la scarica di cortisolo e adrenalina conseguente ci faceva letteralmente scappare via dal pericolo o ci dava tutte le forze per fronteggiarlo e in quegli sforzi si bruciavano, smaltendoli, tutti gli ormoni secreti.

I pensieri ricorrenti invece non sono pericoli da cui dobbiamo scappare o contro cui dobbiamo lottare fisicamente, piuttosto si tratta di preoccupazioni prolungate nel tempo, si parla quindi di stress cronico. In questo caso ci “intossichiamo” di ormoni dello stress che poi non riusciamo a smaltire e questo va ad alternare le funzioni biologiche.

Rispettare i ritmi naturali del corpo

Può sembrare banale ma una delle cose più importanti che dobbiamo fare per rispettarci e rafforzarci è rispettare i nostri ritmi naturali. Andare a letto prima di mezzanotte e svegliarsi presto, verso le 6:30 – 7:00.

Prima di andare a dormire inoltre dobbiamo “resettare” il nostro cervello, soprattutto se viviamo giornate stressanti. Una respirazione di 15 minuti con inspirazioni di 5 secondi, pausa di 1 secondo ed espirazione di altri 5 secondi è fondamentale per riattivare il sistema parasimpatico (quello che nel sonno lavora per rigenerarci) e per bloccare i pensieri ricorrenti, ossia fermare per un attimo quella scarica continua di stressogeni.

Provare per credere, già dopo poco tempo vi troverete più lucidi, con maggiori energie e, se qualcuno di voi fosse sovrappeso, potreste notare interessanti tendenze al dimagrimento.

Se volesse essere ancora più efficaci un sano esercizio fisico la mattina presto, non più di 30 minuti, stimolerebbe ulteriormente la circadianità del sistema ortosimpatico andandolo a stimolare efficacemente proprio nel momento dalla giornata, la mattina, in cui è predisposto allo sforzo psico – fisico.

Michelangelo Lecce

Osteopata

Fonte:

Michelangelo Lecce per Saluteuropa (qui l’articolo originale)

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