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Bimbi

Parto prematuro: cause, sintomi e terapia

Il parto prematuro è temuto da ogni donna. È importante essere ben informate su questo argomento e sapere come comportarsi nel caso in cui si verifichi.

 

Parto prematuro

La gravidanza è un periodo ricco di emozioni e aspettative che, nella maggior parte dei casi, ha una durata di circa 40 settimane. Nonostante ciò, a volte si verifica un parto prematuro: il travaglio ha luogo tra la 22esima e la 37esima settimana e la gravidanza si conclude prima del previsto.

40 settimane di gestazione sono una durata ideale, perché in questo lasso di tempo il feto finisce di formarsi e i suoi organi si sviluppano completamente.

Un bambino prematuro dunque rischia di non reggere l’impatto con il modo esterno e di andare incontro ad invalidità gravi o addirittura mortali.

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È dunque molto importante che le future mamme siano adeguatamente informate sul parto prematuro e siano preparate all’eventualità in cui si verifichi.

 

Le cause

Nonostante le cause di un parto prematuro non siano ancora state definite con esattezza, esso potrebbe verificarsi in ogni gravidanza, è possibile individuare alcuni fattori di rischio:

– Infezione al tratto urinario-vaginale

Eccessiva contrattilità uterina

– Consumo di alcol

Fumo o uso di droghe

Gravidanza gemellare

Problemi di salute materni

 

Riscontrare uno di questi fattori però non significa necessariamente che si andrà incontro ad un parto prematuro, come, d’altro canto, non riscontrarne alcuno non significa che il neonato nascerà a termine.

Ogni gravidanza è unica e la situazione va valutata di volta in volta.

 

I sintomi

È possibile stilare una lista di sintomi che, se avvertiti dalla donna tra la 20esima e la 37settimana, potrebbero indicare una situazione di parto prematuro:

Contrazioni intense e ad alta frequenza (più di sei all’ora)

Perdite vaginali liquide o ematiche

Sensazione che il feto prema verso il basso

Crampi e dolori addominali

– Parte bassa della schiena molto dolorante

Rottura delle acque

 

Nel caso in cui si avvertano questi sintomi, o anche uno solo di essi, è necessario reagire tempestivamente e chiamare il proprio ginecologo o recarsi direttamente al pronto soccorso.

 

La terapia

Vediamo cosa succede nel caso in cui il parto prematuro si verifichi e il neonato nasca prima del previsto.

Dopo la nascita, i bimbi devono essere immediatamente trasferiti nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale: se tale reparto non è presente nell’ospedale in cui è avvenuto il parto, il neonato verrà trasferito nella struttura idonea più vicina grazie allo STEN, il Servizio di Trasporto di Emergenza Neonatale.

 

Dal momento che i bimbi prematuri non sono ancora pronti alla vita nel mondo esterno, vengono posti in un’incubatrice, una culla in grado di riprodurre l’ambiente dell’utero materno e in cui la temperatura viene controllata costantemente.

La durata di questa terapia varia da situazione a situazione e viene valutata sulla base di molti parametri, tra cui il grado di prematurità, il peso del bimbo alla nascita ed eventuali complicazioni.

 

Fonti:

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