Nella sua terra di origine, il Brasile, viene definito “il grande fungo del sole”. E’ commestibile ed il profumo intenso ricorda la mandorla. Nasce in una zona montana a 200 km a sud est di San Paolo e la sua scoperta in Occidente è relativamente recente.
Per anni questa specie rimase nell’ombra fino agli anni ’60, quando per opera di coltivatori giapponesi di caffè che lavoravano in Brasile, se ne ebbe conoscenza. La leggenda narra che Takahisa Furomoto, durante un escursione montana, si imbattè in un fungo a lui sconosciuto e ne inviò le spore ad uno studioso dell’Istituto Iwade specializzato nella ricerca micologica in Giappone. Si cercò di riprodurlo in laboratorio e dopo un decennio in cui si fecero innumerevoli tentativi, finalmente venne implementata la coltivazione.
Il motivo di tale perseveranza negli esperimenti di riproduzione, sta nel fatto che l’ABM (AGARICUS BLAZEI MURRILL) possiede proprietà così benefiche, che chi ne faceva uso, godeva di una notevole longevità.
Le sue peculiarità
Le sue caratteristiche medicamentose riguardano l’innalzamento e la modulazione del sistema immunitario, il potenziamento dell’asse psico/fisico e il riequilibrio del profilo lipidico.
Ha una elevatissima concentrazione di beta-glucani, che gli conferisce la fama di “fungo funzionale” anche per ridurre i valori di istamina in caso di reattività allergiche, affermandosi come rimedio complementare per tutte le manifestazioni infiammatorie della pelle, compreso le dermatiti atopiche. A tale proposito uno studio approfondito iniziato nel 1980 rivela che l’ABM vanta livelli più alti di beta-gucani rispetto al Maitake, Shiitake e Reishi, i quali conferiscono al fungo una potente azione riequilibrante del sistema immunitario.
Inoltre contiene sostanze bio-attive quali:
- sodio, calcio, potassio, fosforo, magnesio, zinco, rame, manganese, selenio
- vitamine del gruppo B
- vitamina D, provitamina D2 (ergosterolo)
- vitamina E
- acido Linoleico e Palmitoleico
- tutti gli aminoacidi essenziali
- acidi nucleici
- steroli
- proteoglicani
- glucomannani
Lo studio
Uno studio molto interessante è stato effettuato per investigare sulle sue straordinarie proprietà. L’obiettivo era quello di determinare gli effetti dell’assunzione del fungo ABM sui livelli sierici di molecole pro-infiammatorie e su fattori di necrosi tumorale in soggetti anziani. A questi ultimi sono stati assegnati in modo casuale del placebo e dell’estratto secco di ABM per 60 giorni. I risultati ottenuti hanno dimostrato che vi sono prove scientifiche sufficienti per sostenere che il miceto è utile nella prevenzione di condizioni patologiche immunitarie ed altresì nella prevenzione allo sviluppo di malattie oncologiche, poiché stimola la produzione di cellule natural killer. Per questo motivo può essere utilizzato come coadiuvante nel trattamento del cancro, migliorando la risposta chemioterapica e riducendone gli effetti collaterali.
Fonti:
Manuali informativi e di Ricerca Micotherapy- AVD REFORM