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Come scegliere il solare più adatto alla nostra pelle?

Anche quest’anno è arrivato il momento delle sospirate vacanze! Voglia di mare e di abbronzatura ma come proteggerci al meglio prendendo solo i lati positivi del sole?

Per avere i migliori consigli abbiamo intervistato per voi e per noi la Dottoressa Ambra Redaelli specialista in medicina estetica e direttore di APEO (Associazione professionale di estetica oncologica).

Dottoressa Redaelli come facciamo a proteggerci correttamente dai raggi solari?

I protettori migliori sono gli indumenti bianchi o di colore chiaro perché non assorbono la luce solare. Non esiste nessuna crema che dia questo tipo di protezione o comunque abbia azione schermante.

Se vogliamo esporre la nostra pelle al sole è necessario usare prodotti solari con ingredienti che siano “amici della pelle” e con filtri solari fotostabili che non vengano danneggiati dal sole e che proteggano la pelle ma non interagiscano con essa.

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Non uso la parola schermo totale perché ad oggi non esiste un prodotto per la pelle che ci protegga al 100%.

Qualsiasi filtro non è schermante, l’unica cosa che ci protegge totalmente sono gli indumenti.

La protezione dal sole è necessaria per ogni tipo di pelle, anche la pelle sana e non sensibile, quella che viene detta “normale”, può manifestare eritema, lesioni, vescicolazioni e disepitelizzazione. In più se abbiamo nei dobbiamo proteggerci con più attenzione perché la luce solare potrebbe indurre la trasformazione del neo in melanoma, un grave tumore della pelle.

Diversi raggi solari diversa azione sulla pelle.

I raggi solari hanno una quantità di energia diversa, più il raggio è corto e più è cattivo, più il raggio è lungo e meno è aggressivo ma comunque crea danni sulla pelle.

I raggi corti hanno molta energia ma hanno anche una minore penetrazione a livello della cute. I raggi solari corti sono gli UVC, gli UVB sono più lunghi e gli UVA più lunghi ancora.

Gli UVC non arrivano perché sono bloccati dall’ozono.

Gli UVB sono raggi molto aggressivi e raggiungono lo strato germinativo dell’epidermide. Arrivano sulle papille dermiche dove c’è la vascolarizzazione, quindi sono i raggi eritematogeni. Sono quelli che causano l’eritema e da cui le creme solari dovrebbero proteggerci.

Il fattore di protezione indicato con SPF è la protezione dagli UVB.

I raggi UVA sono più lunghi, quindi meno cattivi e meno potenti, ma penetrano di più arrivando nel derma dove creano danni più profondi dando vita ad un processo di fotoinvecchiamento danneggiando il collagene e l’elastina.

Dottoressa Redaelli quali caratteristiche deve avere un buon prodotto solare?

Ci deve proteggere dagli UVB e dagli UVA perché l’energia elettromagnetica dei raggi quando arriva sulle cellule viene ceduta. Se arriva su cellule con tendenza ad uno sviluppo cancerogeno si possono formare delle precancerosi come le cheratosi attiniche e si possono sviluppare dei melanomi.

La protezione dagli UVB è indicata dal fattore SPF, la protezione dagli UVA deve essere indicata sulla confezione della crema solare con un cerchio con la scritta UVA all’interno.

Da sapere è che la protezione dai raggi UVA è per legge sempre almeno il 30% della protezione indicata dal SPF .

Le protezioni 100+ invece sono dispositivi medici non sono prodotti cosmetici e comunque una crema solare schermante totale ad oggi non c’è.

Cosa e quali sono i filtri solari?

Il filtro ha il compito di “filtrare” i raggi solari. Possono essere fisici o chimici.

Il filtro fisico come ad esempio il titanio, o l’ossido di zinco, riflette i raggi come se fosse uno specchio.

I filtri chimici hanno un’azione diversa perché filtrano i raggi del sole. Il loro problema è che una volta colpiti dai raggi solari possono essere alterati e non sono più in grado di proteggerci.

Pensiamo ad una carta assorbente su cui faccio cadere una goccia, poi un’altra e ancora un’altra. Cosa succede? La carta si rompe e al di là passano dei frammenti di carta e del liquido versato.

La stessa cosa avviene con i filtri chimici: passerà il raggio e parte del filtro danneggiato. Ci sono studi che hanno evidenziato l’assorbimento dei filtri nell’organismo.

Per questo motivo quindi è importantissimo che il filtro solare resti in superficie e non sia degradato dalla luce solare.

Deve proteggerci senza danneggiarci.

Esistono i filtri fotostabili e non assorbibili. Questi vengono indicati sulle etichette dei prodotti.

Per riassumere un buon prodotto solare deve avere un SPF 50+, il cerchio con la scritta UVA e filtri fotostabili e non assorbibili.

Quali altri parametri devo considerare per scegliere la crema solare più adatta a me?

Vi sono vari parametri da tenere presente come il proprio tipo di pelle (sensibile, secca, disidratata, oleosa e tendente all’acne) e il fototipo.

Se il fototipo è basso la protezione deve essere molto alta (50+).

Se il fototipo è alto la protezione può essere più bassa, ma mai inferiore a 30.

Che cos’è il fototipo?

Esiste una scala chiamata di Fitzpatrick che classifica ogni individuo a seconda delle sue caratteristiche e che va da 0 a 6 basandosi sulle quantità di melanina presente nella pelle.

Per definire il fototipo bisogna mettere insieme 3 elementi: il colore dei capelli, quello degli occhi e quello della pelle. Ad esempio occhi scuri, capelli scuri e pelle olivastra avranno un fototipo alto.

Il consiglio da medico è di usare le protezioni alte anche se la pelle è già abbronzata quindi per tutto il periodo in cui ci si espone al sole.

La crema solare va messa prima di andare in spiaggia e rimessa almeno ogni due ore anche se si sta sotto l’ombrellone perché i raggi arrivano ugualmente come passano attraverso le nuvole.

Le persone di colore si devono proteggere perché la loro capacità di produrre melanina è già arrivata al top. Per questo motivo si scottano più facilmente di chi ha una pelle più chiara.

Ringrazio la dottoressa Redaelli per i suoi preziosi consigli che sicuramente potranno essere di aiuto a tutti gli amanti del sole e della tintarella.

Farmacista formulatore, giornalista
Farmacista formulatore, giornalista

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