“Sono stanco”. Alzi la mano chi non ha mai pronunciato questa frase.
Un senso di stanchezza, debolezza e mancanza di energia può comunemente interessare una persona in diversi momenti della vita. In seguito a una pesante giornata lavorativa, a un’attività fisica intensa, alla mancanza di riposo, o in alcune fasi della vita come la menopausa, la gravidanza o l’età avanzata, la stanchezza è una manifestazione normale. Quando però la stanchezza si trasforma in spossatezza (detta anche astenia) continua e duratura, non spiegabile da ragioni fisiologiche, che rende difficile o addirittura impossibile svolgere le normali attività, questa manifestazione può essere il sintomo di numerose altre malattie, come anemia o la presenza di una malattia del metabolismo, un’infezione, un tumore, carenze nutrizionali, malattie respiratorie, disturbi del sonno, malattie neuromuscolari o psichiatriche, giusto per fare alcuni esempi.
Alcune tra le principali condizioni legate alla spossatezza
- AIDS
- Anemia (carenza di ferro)
- Ansia
- Artrite reumatoide
- Attacchi di panico
- Broncopnumopatia cronico ostruttiva (BPCO)
- COVID-19
- Depressione
- Diabete
- Disfunzioni della tiroide (ipotiroidismo, ipertiroidismo)
- Disturbi dell’alimentazione (anoressia nervosa, bulimia)
- Disturbi del sonno
- Disturbo d’ansia generalizzato
- Enfisema
- Fibromialgia
- Infezioni
- Infarto miocardico
- Insonnia
- Insufficienza cardiaca congestizia
- Insufficienza epatica
- Insufficienza renale
- Ipoglicemia
- Ipotensione (bassa pressione sanguigna)
- Malattia di Addison
- Malattia di Parkinson
- Mononucleosi
- Sclerosi multipla
- Sindrome da stanchezza cronica
- Sindrome delle gambe senza riposo
- Tumori
Stanchezza nel Covid-19
In tempi di pandemia di Covid-19, poi, la stanchezza è stata riferita da molte persone durante il lockdown, ma in questo caso si è trattato di una risposta psicologica a una condizione innaturale di distanziamento sociale e reclusione domestica forzata. Tuttavia, l’astenia è un sintomo che può insorgere nelle fasi iniziali di Covid-19 e che può essere presente anche a distanza di mesi dalla guarigione fino nel 30% dei casi, in quella che è stata chiamata sindrome da long-Covid.
Una prolungata sensazione di stanchezza può svilupparsi anche in conseguenza della cosiddetta “sindrome del burn-out”, una forma di esaurimento fisico e/o mentale che si sviluppa in ambito lavorativo e che è legata a mansioni professionali particolarmente stressanti e logoranti, come ad esempio medici ed operatori sanitari, poliziotti, insegnanti ed assistenti sociali.
Quando l’astenia è persistente e invalidante perché non consente una vita normale e dura da più di 6 mesi, si parla di sindrome da stanchezza cronica (definita in medicina come encefalomielite mialgica). La causa precisa di questa condizione rimane sconosciuta, ma i recenti progressi e le scoperte della ricerca indicano come possibili fattori malattie infettive, alterazioni genetiche, immunitarie, cognitive compreso il sonno e anomalie metaboliche e biochimiche.
Diagnosi
L’astenia non andrebbe mai trascurata, perché ignorare il sintomo potrebbe comportare un aggravamento della causa scatenante. Quando il disturbo si presenta senza una causa apparente e con caratteristiche persistenti che si ripercuotono sulla qualità della vita è necessario consultare il medico, che cercherà di inquadrare il disturbo con una serie di domande come:
- Quando e da quanto tempo si sente stanco? più o meno di 4-6 mesi?
- L’astenia migliora con il riposo? Oppure peggiora?
- Dorme bene?
- Che lavoro svolge?
- Ha subito di recente un evento stressante che ha influito sul suo umore e la sua vita quotidiana?
- Assume farmaci?
- Soffre di qualche malattia nota?
- Ha altri disturbi?
- Ha perso peso? Ha perso appetito?
In base alle risposte il medico potrà richiedere esami diagnostici necessari come esami del sangue, esami delle urine, indagini radiologiche (ecografie, radiografie, TAC o RMN) per definire la causa dell’astenia.
Se il senso di stanchezza è estremo e improvviso, associato a confusione mentale, sudorazione profusa, vertigini e svenimento, se è associato a sanguinamento rettale, forte mal di testa, dolore nella zona del torace, dolore addominale, alla schiena o nella regione pelvica è opportuno recarsi al pronto soccorso.
Che cosa fare
I rimedi contro la spossatezza variano a seconda che il disturbo sia legato a condizioni transitorie o persistenti.
Nel primo caso, potrebbe essere sufficiente riposare bene almeno 8 ore al giorno, ridurre i ritmi, avere un’alimentazione equilibrata, bere a sufficienza, evitare fumo e ridurre il consumo di alcolici. Nel caso il disturbo sia persistente, la terapia sarà finalizzata a curare la condizione di base che ha provocato l’astenia
Fonti:
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