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Tecnologia e ambiente

Che aria tira nelle case moderne

Che aria tira nelle case moderne

La qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre case, tra mito e realtà

Tutti noi amiamo Il profumo dell’erba appena tagliata, le fragranze inebrianti della primavera, l’odore del mare, solo a nominarli i nostri sensi associano sensazioni piacevoli e lontane, ma la realtà spesso ci delude.

In città infatti impera il traffico, dato dalla densità di popolazione che triplica durante il giorno oltre tutte le altre fonti di inquinamento moderno.

Per mitigare gli odiati miasmi è considerato buonsenso comune lasciare le finestre aperte il più possibile.

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Purtroppo invece se volessimo migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, dovremmo valutare la realtà in modo razionale.

Fate una prova: pulite meticolosamente una stanza, passate l’aspirapolvere, lavate le superfici, i pavimenti, aprite la finestra per due ore e uscite, lasciando la porta chiusa, beh al vostro ritorno troverete tutto coperto di un sottile strato di polvere che prima non c’era.

Tenere chiuso, dotarsi di filtri, continuare a pulire? Ragioniamo sulle opzioni disponibili

Come bilanciare l’aria pulita, il giusto grado di umidità e mitigare l’inquinamento

Se desiderate un approccio più critico e moderno ecco alcuni consigli:

Alla mattina aprite  le finestre per “far cambiare l’aria” ma giusto il tempo necessario al naturale ricambio.

Utilizzate un aspirapolvere con filtro HEPA (dall’inglese High Efficiency Particulate Air filter), perché trattiene molto più particelle che aspira al suo interno, rispetto agli altri.

Passate lo straccio in microfibra, appena inumidito con solo acqua, e sciacquatelo spesso.

Arieggiate la sera tardi, la notte, quando c’è molto meno traffico.

Oppure…

La scienza, la tecnologia, e la normativa in vigore, ci vengono incontro con una nuova “meraviglia moderna”.

Il Regolamento Edilizio di Milano, Art. 134 (consultabile on-line) prescrive, per le nuove costruzioni, l’adozione della “Ventilazione meccanica controllata”.

Che cos’è, quali sono i vantaggi, quanto costa?

Come l’isolamento acustico, la ventilazione meccanica controllata è una delle nuove prescrizioni, ingiustamente sottovalutate. Consiste in un impianto che capta aria dall’esterno e la immette negli ambienti sostituendo, costantemente, l’aria presente.

L’apparato (per semplificare) si articola in un dispositivo con vari livelli di sofisticazione (filtri, scambiatori di calore, lampade UV) collegato a un sistema di tubi di circa 8/12 cm di diametro da predisporre nei vari ambienti.

Si installa in un ripostiglio, su un soppalco o altro vano accessibile e si devono poi collegare i tubi di immissione ed aspirazione, già predisposti in ogni locale.

Quali sono i vantaggi

L’aria è molto più pulita filtrata e, attraverso lo “scambiatore di calore”, non sprecate energia.

L’umidità è controllata: se avete una ” casa secca” i sensori permettono una maggiore permeabilità all’umidità esterna. Se avete una foresta di piante d’appartamento e cucinate tutto il giorno, gli stessi sensori contribuiscono a smaltire l’umidità in eccesso.

Il rumore resta fuori, infatti potrete aprire le finestre solo quando lo vorrete e non per necessità.

Quanto costa?

L’apparecchio, completo di recupero di calore e le bocchette vengono fornite in un pratico Kit da circa 600 €, se amate il Fai da te, altrimenti impianti più sofisticati, con filtri vari (Carbone, Elettrostatico, UV) e tanto altro, possono arrivare a un aumento del budget di ristrutturazione di circa 6.000 €, deducibile, attualmente, al 65%.

Tutte le grandi innovazioni hanno suscitato perplessità, timori, scetticismo. Questa non è da meno, ma quando l’avrete provata sarà come sciare passando dal giaccone di lana e la cerata, alla giacca a vento di Gore-Tex, oppure fare un ricerca sull’Enciclopedia o su internet.

se non vi ho convinto così…

Architetto - Ph.D.
Libero professionista impegnato in progettazione architettonica, costruzione e gestione edilizia, Interior design, Consulenza energetica.

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