C’è chi sostiene che le allergie alimentari dei bambini non sono davvero gravi, chi pensa che far loro mangiare un po’ di cibi ‘proibiti’ non faccia poi così male e chi è convinto che basti leggere le etichette sui cibi per sapersi orientare.
La dottoressa Ruchi Gupta, pediatra della Northwestern University, ci mette in guardia, sfatando alcuni di questi falsi miti sulle allergie alimentari nei bambini.
Nella sua ricerca, la pediatra si è concentrata in particolare su 5 false credenze:
Le allergie alimentari sono rare e spesso non sono gravi
Negli Usa l’8% dei bambini – pari a 6 milioni- ha almeno una allergia alimentare. E in alcuni casi questa allergia può essere fatale: infatti, il 40% dei bambini con allergie alimentari ha sofferto di una reazione pericolosa per la vita. Questo quanto è emerso in uno studio condotto da Gupta.
Sono 9 gli alimenti che rappresentano la stragrande maggioranza delle allergie alimentari:
- arachidi,
- uova,
- latte,
- soia,
- grano,
- noci,
- pesce, molluschi,
- sesamo.


Le etichette sugli alimenti aiutano le persone allergiche a riconoscere gli alimenti sicuri
Le etichette alimentari, sfortunatamente, possono essere un campo minato. Negli Usa, ad esempio, vi è l’obbligo di indicare sulle etichette i principali allergeni, ma non i cosiddetti allergeni precauzionali solitamente identificabili nella dicitura “può contenere…”.
$4,000 all’anno – Sono i costi medi addizionali sostenuti da una famiglia con un bambino che ha delle allergie alimentari |
Mangiare un po’ di cibo ‘proibito’ non farà male
Si è soliti pensare che dare ad un bambino allergico una piccola quantità dell’alimento ‘proibito’ – che causa una reazione allergica – non gli farà male. Tuttavia questo comportamento può essere estremamente pericoloso, anche mortale.
Solo dopo una valutazione attenta del rischio da parte di un pediatra ed eventualmente il controllo di uno specialista è possibile dare ai bambini di circa 6 mesi una dose attenta di un prodotto a base dell’allergene per aiutarlo a ridurre le probabilità di sviluppare un’allergia.
Le allergie alimentari colpiscono per lo più famiglie ad alto reddito
Assolutamente falso. Le allergie si manifestano in maniera trasversale: a tutti i livelli di reddito e di background etnico e razziale.
Oltre ad evitare determinati alimenti, non c’è molto che possa essere fatto
In realtà le famiglie possono parlare e confrontarsi sulle allergie alimentari con coloro che si prendono cura del bambino.
Tutti in famiglia, e i bambini che ne soffrono per primi, devono capire e sapere cosa fare in caso di emergenza:
- quali sono i segni di una reazione allergica e
- come utilizzare un autoiniettore di adrenalina se necessario.
“È spesso difficile capire in che modo il cibo, che serve per vivere, può ferirti” Dr. Ruchi Gupta “Durante l’educazione dei nostri figli abbiamo il compito di renderli autonomi nella gestione delle loro allergie alimentari, aiutarli a prendersi cura di sé e insegnargli a non avere paura” In questo modo capiranno che “[…] Possono vivere grandi vite”.
Fonte:
Five myths about foods allergies, debunked – Dr Ruchi Gupta
Per approfondimenti:
The Prevalence, Severity, and Distribution of Childhood Food Allergy in the United States