Come possiamo definire l’ansia? Non è così semplice anche perché spesso si abusa di questo tipo di definizione o viene utilizzata in modo improprio.
Possiamo definire l’ansia come uno stato di tensione psicologica e/o fisica che può provocare reazioni più o meno gravi, fino a sfociare in attacchi di panico.
Ansia: quali sono le cause?
Le cause possono essere fisiche (ad esempio quando c’è poca produzione di serotonina, neurotrasmettitore che regola il benessere e un eccesso di produzione di noradrenalina, ormone dello stress) o psicologico-emotive (ansia come meccanismo di difesa nei confronti di situazioni/persone che non si riescono a gestire).
Come si manifesta?
Ci possono essere diversi “livelli” e modalità di manifestazione dell’ansia:
- senso di paura e di pericolo imminente,
- paura di morire o di perdere il controllo o di impazzire,
- tensione e incapacità di rilassarsi,
- preoccupazione eccessiva,
- pessimismo eccessivo,
- nervosismo e difficoltà a concentrarsi,
- perdita parziale della memoria,
- insonnia,
- difficoltà alla respirazione e sensazione di soffocamento,
- dolore al petto, tachicardia,
- vertigini, sensazione di svenimento,
- sudorazione fredda,
- minzione frequente,
- scariche diarroiche,
- tic nervosi.
Cosa fare?
Ovviamente il mio consiglio è quello di consultare il proprio medico curante e manifestargli i propri sintomi, al fine di decidere insieme una strategia “anti-ansia”
Quello che io posso consigliare è comunque di prestare attenzione anche alla propria alimentazione, che gioca un ruolo fondamentale nel nostro benessere fisico ed emotivo.
Quali cibi evitare?
Alcuni cibi infatti, devono essere assolutamente evitati:
- Lo zucchero bianco è un prodotto estremamente raffinato che non fornisce i giusti nutrienti ma solo calorie “vuote” creando dipendenza. Al suo posto sono da preferire lo zucchero integrale di canna e il miele.
- Il sale raffinato, causa un aumento della pressione arteriosa e rende più irritabili; meglio gomasio e erbe aromatiche per insaporire i piatti.
- Il glutammato, utilizzato come esaltatore di sapidità in alcuni alimenti, può generare un peggioramento dell’umore nonché mal di testa, nausea e sudorazione profusa.
- L’alcol e il fumo dopo il primo senso di euforia possono provocare emozioni negative e soprattutto dipendenza.
- Il caffè e tutte le bevande che contengono caffeina/teina hanno un effetto eccitante sulla psiche, perciò sono sconsigliate a chi soffre di ansia e iperattività.
Un aiuto offerta dalla Natura
Le piante officinali che possono dare un buon supporto in caso di ansia possiamo citare:
- la valeriana, (valeriana officinalis) regola il nervosismo e il sonno. La valeriana in gravidanza è controindicata, così come durante l’allattamento e non può essere contemporaneamente ai barbiturici di sintesi.
- La passiflora (Passiflora Incarnata) in quanto antispastica , sedativa e ansiolitica.
- Il biancospino (Crataegus oxyacantha) è ideale quando l’ansia si manifesta con palpitazioni, ipereccitabilità , ipertensione, tachicardia.
- La melissa (melissa officinalis) quando l’ansia si manifesta in particolare con dolori gastrici e coliche addominali
- L’iperico (o erba di san Giovanni) presenta una potente funzione antidepressiv ; presenta la controindicazione di essere foto-sensibilizzante e non può essere associato a terapie antidepressive con farmaci di sintesi.
Anche i Fiori di Bach (rimedi vibrazionali) possono essere un valido aiuto:
Mimulus, Aspen, Rock Rose, Centaury, sono ad esempio dei fiori che lavorano su ansie, paure, insicurezze e pertanto possono essere un valido aiuto che si può associare ai rimedi fitoterapici sopra menzionati.