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Alimentazione in gravidanza: l’importanza del DHA

E’ ampiamente supportato dalla letteratura scientifica che uno stile di vita attivo e corrette abitudini alimentari, soprattutto in alcune fasi della vita come la gravidanza e l’allattamento, contribuiscano a costruire e mantenere una buona salute sia delle future madri che dei loro figli.

Una dieta equilibrata

Il consumo di una dieta varia ed equilibrata diventa fondamentale già dal periodo del pre-concepimento al fine di garantire il benessere materno e una buona crescita del neonato. Tuttavia, il rischio di non assumere in maniera adeguata specifici micronutrienti tra cui, l’acido docosaesaenoico (DHA), ferro, iodio, calcio, acido folico e vitamina D, indispensabili soprattutto nelle prime fasi della gestazione, è molto frequente anche nei paesi più industrializzati.

E’ bene dunque all’inizio della gravidanza effettuare un’indagine approfondita per individuare eventuali carenze nutrizionali e fare le dovute integrazioni, sotto controllo del medico.

Cosa non deve mancare

Tra questi micronutrienti una particolare attenzione va posta sugli acidi grassi essenziali, i quali svolgono importanti ruoli strutturali e metabolici. Sono detti “essenziali” poiché il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli, pertanto, specie in gravidanza, è fondamentale introdurli adeguatamente con la dieta.

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Di estrema importanza, è l’acido docosaesanoico (DHA), un acido grasso omega 3 polinsaturo a catena lunga, essenziale per lo sviluppo del sistema nervoso, in quanto componente strutturale delle membrane cellulari dei neuroni, e della retina, poiché supporta la funzione visiva. Inoltre è protagonista di numerosi processi cellulari ed è precursore di molecole come prostaglandine, leucotrieni e trombossani, importanti mediatori di numerose reazioni biochimiche. 

Perchè è importante il DHA

Dal momento che il suo accumulo nel cervello fetale avviene principalmente durante l’ultimo trimestre di gravidanza e continua a tassi molto alti fino alla fine del secondo anno di vita, diversi studi hanno dimostrato che una maggiore assunzione di DHA quotidiana nella ultima fase di gestazione ha portato ad un aumento della durata della gravidanza e del peso alla nascita del bambino, ad un ridotto rischio di parto prematuro e ad una composizione corporea migliore (con più massa magra) dei bambini ai 5 anni rispetto al gruppo placebo

In più, è stato visto che la somministrazione prenatale di DHA può contribuire ad una maggiore e prolungata attenzione nei bambini in età prescolare. A tali conclusioni sono giunti i ricercatori di uno studio che ha coinvolto 1094 donne messicane, le quali durante la gravidanza hanno ricevuto in modo casuale la somministrazione di 400 mg di DHA al giorno oppure un placebo. I ricercatori valutando poi i loro bambini a 5 anni di età, attraverso dei test specifici, hanno rilevato un maggior livello di concentrazione nei bambini nati dalle mamme che durante la gravidanza avevano ricevuto l’integrazione di DHA, rispetto ai bambini delle mamme alle quali avevano somministrato il placebo. Nessuna differenza, invece è stata osservata, tra i due gruppi di bambini per quanto riguarda lo sviluppo cognitivo e il comportamento in generale.

La ricetta consigliata: Risotto allo sgombro ed erba cipollina

dott.ssa Sara Palma Biologa nutrizionista sara89palma@gmail.com

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