Dal 2017 la legge italiana ha reso obbligatorie 10 vaccinazioni e questo numero preoccupa e fa sorgere alcuni dubbi ai genitori.
Alcuni ricercatori negli Stati Uniti hanno stimato che il sistema immunitario potrebbe “sopportare” fino a 10.000 vaccini somministrati contemporaneamente. Ciò significa che i 10 vaccini oggi obbligatori, anche se fossero eseguiti nella stessa seduta, andrebbero a impegnare solo un millesimo della capacità totale del sistema immunitario.
Un’altra perplessità è spesso destata dal fatto che i bambini vengono vaccinati a pochi mesi di vita. Il programma di vaccinazione inizia a 2 mesi compiuti (ossia dal 60° giorno di vita) per tre ragioni:
- a 2 mesi il sistema immunitario del bambino è già in grado di rispondere ai vaccini;
- attendere di più non aumenta la sicurezza della vaccinazione;
- dopo i 2 mesi l’eventuale protezione garantita dagli anticorpi della mamma scompare (gli anticorpi vengono eliminati) e ogni ritardo nell’inizio delle vaccinazioni prolunga il periodo in cui il bambino è suscettibile alle infezioni prevenibili con il vaccino.
I 10 Vaccini obbligatori da quali malattie proteggono?
- La difterite che causa infiammazione della gola e delle mucose della bocca. Inoltre i batteri che causano la difterite producono una tossina in grado di danneggiare il cuore, i reni e il sistema nervoso.
- Il tetano causa gravi spasmi muscolari dovuti a una tossina prodotta da questo batterio. I batteri, solitamente, entrano nel corpo umano attraverso una ferita.
- La pertosse (tosse convulsa) è un’infezione respiratoria molto contagiosa e particolarmente pericolosa nei bambini di età inferiore ai 2 anni e nei soggetti con sistema immunitario compromesso.
- La Poliomielite un’infezione virale molto contagiosa che colpisce il midollo spinale e il cervello. La poliomielite può causare permanente debolezza muscolare, paralisi e, a volte, la morte
- L’Epatite B è una malattia virale che nella fase acuta si manifesta con un’ittero (colorazione gialla della pelle e degli occhi), stanchezza e vomito. Il rischio principale dell’epatite B è quello di sviluppare una forma cronica dell’infezione che conduce a cirrosi epatica o a un carcinoma del fegato.
- L’ Haemophilus influenzae tipo b è un batterio che causa infezioni spesso gravi, soprattutto all’epiglottide e alle meningi nei bambini di età inferiore ai 5 anni
- La Varicella è una malattia infettiva acuta di origine virale la cui complicanza più comune è la polmonite.
- Il Morbillo si manifesta con un’eruzione cutanea (esantema), che si presenta sotto forma di macchioline rosse, che partendo dalla testa in breve tempo (4-7 giorni) si diffonde in tutto il corpo. I sintomi sono simili a quelli di un raffreddore o un’influenza. Le rare ma gravi complicanze del morbillo lo rendono la più temuta tra le comuni malattie infettive dell’infanzia e può causare otite , laringite, polmonite o encefalite.
- La Parotite è una malattia virale che colpisce le parotidi, grandi ghiandole salivari poste dietro ai rami della mandibola e sotto le orecchie. È comunemente conosciuta con il termine «orecchioni». Le complicanze dell’infezione sono più comuni negli adulti: orchite (infezione dei testicoli che interessa il 30% delle infezioni e che in casi isolati può provocare sterilità), meningite, pancreatite ed encefalite
- La Rosolia: come per la parotite le complicazioni si manifestano soprattutto negli adulti e possono portare a dolori alle articolazioni, encefalite, emorragie, orchite e neurite.
Durante il primo anno di vita il bambino verrà sottoposto a diversi cicli di base di vaccini che poi richiederanno (nella maggior parte dei casi) una dose di richiamo durante il secondo anno di vita.
- Il vaccino esavalente (DTPa/IPV/Ep B/Hib) protegge contro:
- la difterite,
- il tetano,
- la pertosse,
- la polio,
- l’epatite B
- infezioni da Haemophilus influenzae tipo b e viene somministrato in tre dosi .
Nel secondo anno di vita sono previste le prime dosi di vaccinazione contro morbillo-parotite-rosolia (MPR) e contro la varicella (V) (13simo-15simo mese), sono somministrate mediante vaccino combinato quadrivalente MPRV, oppure tramite vaccino trivalente MPR e monovalente varicella in diversa sede anatomica
Quinto e sesto anno di vita
È il momento per il richiamo delle vaccinazioni contro difterite, tetano, pertosse e poliomielite, che può essere effettuata con vaccini combinati ed è raccomandata la somministrazione della seconda dose del vaccino contro morbillo–parotite–rosolia e varicella.
Rimangono fuori dall’obbligo, ma eseguibili volontariamente, altre vaccinazioni:
- Anti-meningococcica B: protegge contro le infezioni causate dal batterio Neisseria meningitidis ed è raccomandata tra il 13simo e 15simo mese di vita 3 o 4 dosi nel primo anno di vita, a seconda del mese di somministrazione della prima dose (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2017)
- Anti-rotavirus: 2 o 3 dosi nel primo anno di vita, a seconda del tipo di vaccino (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2017)
- Anti-pneumococcica: 3 dosi nel primo anno di vita (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2012)
- Anti-meningococcica C: 1° dose nel secondo anno di vita (fortemente raccomandata per i nati a partire dal 2012)
Tutte queste vaccinazioni sono offerte in modo attivo e gratuito dai servizi vaccinali
Quando sono controindicati i vaccini?
Una precedente reazione allergica grave (reazione anafilattica) al vaccino o ad un suo componente è una controindicazione comune a tutti i vaccini. I vaccini di tipo vivo attenuato (p.es. morbillo-parotite-rosolia, varicella) sono, inoltre, controindicati in chi ha condizioni di salute o assume farmaci che comportano un grave deficit del sistema immunitario.
I bambini con malattie croniche (p.es. diabete, asma, malattie autoimmuni), con disturbi neurologici o neuropsichiatrici (p.es. epilessia, autismo) o con malattie genetiche (p.es.sindrome di Down) possono essere vaccinati, a meno che non sia presente una grave depressione del sistema immunitario (in tal caso, come sopra riportato, sono controindicati i vaccini contenenti virus vivi attenuati). La presenza di malattie croniche può comportare un rischio più elevato di complicanze dovute alla malattia infettiva e i vaccini in questi soggetti sono fortemente raccomandati.