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Alimentazione

Svezzamento: è meglio imboccare il bambino o lasciare che si regoli da solo?

Una ricerca ha svelato che il metodo di svezzamento utilizzato non è poi così importante.

I risultati della ricerca dimostrano che il metodo di svezzamento adottato dai genitori non influisce né condiziona le abitudini e i gusti alimentari del bambino.

Tutti i genitori desiderano che il loro figlio mangi di tutto senza fare capricci e sarebbero disposti a tutto o quasi affinché questo avvenga.

Spesso si pensa che il passaggio dalla fase dell‘allattamento a quella dell’assunzione di altri alimenti liquidi e solidi sia determinante e condizioni il rapporto del bambino con il cibo, non solo durante l’infanzia ma anche in età adulta. Questa è la ragione per cui negli ultimi anni il momento dello svezzamento ha suscitato molta attenzione ed è diventato oggetto di studio.

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Generalmente le mamme in questo periodo di vita dei loro piccoli tendono ad imboccarli, dando loro pappe frullati o sotto forma di purea. In questo modo si sentono più tranquille perché sanno esattamente cosa e quanto ha mangiato il bambino.

Negli ultimi 10–15 anni però ha preso piede un approccio alternativo, soprattutto nel Regno Unito e in Nuova Zelanda. Si tratta del Baby-led weaning (BLW),” (svezzamento autoguidato da parte del bambino). Vengono messi a disposizione del bambino pezzetti di cibo (carote, verdure, o altro) e si fa in modo che il bambino mangi da solo in base al suo stato di sazietà e al suo gusto.

Alcuni studi avrebbero associato questo metodo alla futura abilità del bambino e alla possibilità che cresca meno schizzinoso, aspetto molto apprezzato dai genitori.

Sarà vero?

Gli ultimi dati statistici

Uno studio pubblicato di recente ha confrontato quattro gruppi di bambini che sono stati svezzati con quattro metodi differenti per verificare l’effetto del metodo prescelto sulle loro future abitudini alimentari e sul loro approccio nei confronti del cibo:

  • i bambini del primo gruppo mangiavano sempre da soli e non venivano mai imboccati
  • i bambini del secondo gruppo mangiavano quasi sempre da soli e venivano imboccati solo occasionalmente
  • i bambini del terzo venivano quasi sempre imboccati e mangiavano da soli occasionalmente
  • i bambini del quarto gruppo venivano sempre imboccati e non mangiavano mai da soli

I risultati del test non hanno rivelato una grande differenza tra i quattro gruppi presi in esame, a conferma che il metodo di svezzamento utilizzato non aiuta a rendere più facile il compito dei genitori al momento dei pasti.

La socio-economia in gioco

L’unica reale differenza emersa tra i diversi metodi seguiti consiste nello stato sociale delle famiglie. Infatti il Baby-led weaning è più comune tra le famiglie con uno status culturale ed economico elevato, in grado di dedicare più tempo e di spendere più denaro per i pasti dei loro figli.

In queste famiglie i genitori riescono a mangiare più frequentemente assieme ai loro bambini, ma hanno meno possibilità di usare il cibo come ricompensa. Hanno inoltre un controllo minore sull’alimentazione dei loro figli. Un’altra caratteristica comune a questi genitori è quella di prolungare i tempi di allattamento e di inserire i cibi solidi solitamente dopo sei mesi. I figli invece imparano a scegliere autonomamente se mangiare oppure no in base al loro senso di fame.

Fonti:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5934812/

https://www.nhs.uk/conditions/pregnancy-and-baby/solid-foods-weaning/

https://www.bbcgoodfood.com/howto/guide/what-baby-led-weaning

https://www.annabelkarmel.com/baby-led-weaning-pros-and-cons/

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/j.2047-6310.2013.00207.x

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0195666318316581?dgcid=author

https://www.telegraph.co.uk/science/2016/10/13/fussy-eating-habits-of-children-are-down-to-genetics-not-bad-par/

https://www.livestrong.com/slideshow/13711836-12-ways-your-parents-messed-up-your-relationship-with-food/

Farmacista formulatore, giornalista
Farmacista formulatore, giornalista

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