Ogni giorno si sviluppano in ciascuno di noi centinaia di cellule potenzialmente tumorali. Vengono però spontaneamente riparate o indotte al suicidio.
È il naturale processo di replicazione, controllo e differenziazione. Quando questa differenziazione per varie ragioni rallenta, allora aumenta il rischio di sviluppare un tumore. È oggi possibile sostenere la naturale attività di riparazioni con piccoli accorgimenti.
Come si formano le cellule tumorali?
All’origine di ogni organismo c’è una sola cellula uovo fecondata. Questa si suddivide in due, poi quattro e così via creando la massa embrionale da cui si differenziano i vari tessuti ed i vari organi.
Ma non tutte le suddivisioni cellulari sono perfette. Molte contengono degli errori. Queste cellule vengono individuate e corrette e se la correzione non è possibile si innesca il programma di auto suicidio e vengono eliminate.
Se queste cellule rimanessero in vita darebbero origine a dei tumori. Tutti i tumori sono costituiti infatti da cellule che si sono replicate con errore, non sono state intercettate e non sono state eliminate.
Perchè si formano i tumori?
Il tumore si è formato in quel soggetto perché in quel momento i suoi fattori di controllo e differenziazione avevano una lacuna e non sono riusciti ad intercettare, correggere o eliminare le cellule tumorali neoformate.
Si può pertanto dire che il tumore è frutto di una carenza di fattori di differenziazione dell’individuo che si ammala. Il tessuto tumorale è meno differenziato di quello dell’organo in cui si forma, come se fosse regredito verso uno stadio più embrionale. E’ per questa ragione che molti di questi tessuti sono sensibili ai fattori di differenziazione embrionale prelevati da embrioni di Zebrafish (Fonte OncoVita). La carenza dei fattori embrionali lascia spazio al tumore. Il loro reintegro tiene sotto controllo il tumore.
Staminali e tumori
Parecchi studi scientifici hanno ormai dimostrato che questo è il meccanismo che sta all’origine dei tumori; è da questi risultati che si sono sviluppati gli studi sulle staminali nelle quali vengono testati questi fattori di differenziazione. Questi piccoli peptidi intercettano le cellule di tumori già consolidati, le correggono o le eliminano esattamente come fanno con le cellule anomale (tumorali) che si formano abbondanti nell’embrione durante il suo esplosivo ritmo di crescita. Il controllo che questi peptidi esercitano sulle cellule embrionali funziona anche in tessuti non più embrionali.