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Le paure psicologiche legate al Covid

l recente susseguirsi di decreti e protocolli finalizzati ad arginare il contagio da Covid ha reso la gente, in particolare alcune categorie di persone, tra cui anziani, coloro che soffrono di patologie acute o croniche e coloro che soffrono di disturbi psichiatrici,  più vulnerabili sotto l’aspetto psicologico. Ma non solo, anche i bambini, relegati improvvisamente in casa a condurre una vita sedentaria e il personale sanitario stanno avendo delle ripercussioni.

Tra le conseguenze psicologiche più evidenti da Covid, troviamo la paura ossessiva di essere infettati o poter infettare altri senza saperlo

La mente umana, col propagarsi del virus, ha sviluppato paure irrazionali. Spesso non basta, dunque, prestare ascolto a fonti informative affidabili, né essere a conoscenza delle misure di sicurezza semplici e necessarie (igiene mani, osservanza della distanza di sicurezza, rimanere a casa in caso di febbre o sintomi specifici).

In un contesto in cui l’interazione sociale è stata ridotta al lumicino, noia e frustrazione sono  presenti nelle giornate di molti.

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La mente di tante persone è stata portata a credere  che determinati beni potessero finire, spingendole a fare scorte esagerate e immotivate di cibo, mentre molti altri hanno perso la fiducia nei confronti delle fonti ufficiali di informazione.

Tra i disturbi psicologici legati al Covid: sintomi post traumatici da stress, comportamenti di evitamento e rabbia, senso di isolamento dal resto del mondo, ansia, disturbi del sonno ma anche pensieri negativi.

Sono  parecchi coloro che hanno sperimentato la sensazione di impotenza nel proteggere i propri cari dal virus, così come quelli travolti da un senso di colpa e responsabilità, pensando di poter essere fonte di contagio.

La paura psicologica connessa al Covid, come un cane che si morde la coda, genera angoscia, cambiamenti di concentrazione, riduzione della produttività, conflitti interpersonali.

C’è chi, per via della pandemia, ha paura del suo futuro, in quanto ha dovuto chiudere la sua attività, trovandosi improvvisamente senza lavoro e senza nessuna prospettiva economica. Si temono più suicidi, oltre ad un abuso di alcol, droghe e farmaci.

Come  poter attenuare questi sintomi? 

Dedicandoci a quel che ci piace (lettura, musica, cucina, giardinaggio, pittura, decoupage), costruendo una piccola routine volta a dare importanza ai piccoli momenti, per evitare di sprecare energie e semplificarsi la vita.

Selezionando il tipo di informazioni, senza cedere ad inutili allarmismi. Ricordatevi l’importanza di comunicare preoccupazioni ed emozioni alle persone di cui vi fidate, utilizzando il tempo in cui si è costretti a stare a casa come un’occasione per riscoprire l’importanza dei legami familiari.

Investite  del tempo in un nuovo progetto, utilizzare i social per contrastare il senso di solitudine e isolamento.

Se il senso di sopraffazione o la paura psicologica  connessa al Covid diventano ingestibili, non esitate a contattare immediatamente un professionista

Ne va della vostra salute mentale per cui non vergognatevi  di chiedere aiuto a chi ha le competenze necessarie per aiutarvi a risolvere i vostri problemi.

Fonti

www.ipsico.it

www.ilgiornale.it

Giornalista
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