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Sport

Lavoro, famiglia e corsa. Barbara Bellocchio, la vita di una maratoneta

Parliamo con Barbara Bellocchio, donna sportiva che riesce a coniugare con successo la sua carriera lavorativa, l’amore per la sua famiglia e la sua passione per la corsa. 

Descrive la corsa come “Una parentesi virtuale che ripara dalle amarezze, dalle delusioni che inevitabilmente accadono e che alle volte si fa fatica ad affrontare o che alle volte non hanno soluzione“. L’abbiamo intervistata per farci raccontare la sua vita sportiva e i benefici che ha tratto dallo sport.

Perché hai iniziato a correre?

Ho iniziato a correre all’incirca 4 anni fa. E all’inizio l’avevo fatto prevalentemente per rimanere in forma e perché era uno sport “veloce”, nel senso che bastava mettersi le scarpe ed uscire. A differenza di altri sport come il nuoto dove comunque devi andare in piscina, cambiarti, uscire, asciugarti o il tennis dove devi essere necessariamente essere d’accordo con qualcuno. La corsa mi dava la possibilità di star fuori casa un’ora e di fatto fare un’ora pulita di sport, quando volevo o riuscivo più che altro.

Cosa ti ha dato la motivazione per trovare la costanza e la regolarità negli allenamenti?

La costanza e la regolarità sono venute un pò da sole. Miglioravo velocemente e questo mi dava soddisfazione e quindi mi spingeva a continuare. Credo di aver impiegato all’incirca un mese da non correre a correre un’ora completa ad un buon ritmo.

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Come riesci a coniugare sport, famiglia e lavoro?

Durante la settimana corro sempre la mattina dalle 6.10 alle 7.10 in modo da non togliere tempo ai bambini. Torno a casa e poi doccia, sveglio i bambini, li aiuto a preparali e vado al lavoro. La domenica mattina se ci sono gare o il sabato. Ovviamente il sabato e la domenica c’è mio marito a casa coi figli. La sera quasi mai. Dopo 9 ore di lavoro e il pensiero di dover preparare la cena mi fa venire poca voglia di uscire.

Con che frequenza ti alleni settimanalmente?

Io vado a correre dalle due volte alle quattro a settimana. Cerco di fare in totale 40 km alla settimana.

Quali benefici hai tratto personalmente dallo sport?

Devo dire che la corsa, oltre al benessere fisico ha come enorme vantaggio: l’effetto “anti-depressivo”. Qualsiasi problema o difficoltà viene annientato al terzo km, il famoso rilascio di endorfine. A costo zero si hanno diversi effetti positivi: il buonumore, l’effetto brucia-grassi. Importante anche la compagnia perché sia in allenamento che in gara si creano innumerevoli amicizie. La passione fa molto da collante, indipendentemente dall’età, dalla squadra di appartenenza, dal sesso.

In quale periodo preferisci allenarti di più?

Preferisco l’inverno perché non amo molto il caldo. D’estate tendo tendenzialmente a fare dei collinari o dei trail in montagna, perché l’asfalto in luglio e agosto è veramente impegnativo anche la mattina presto.

Hai un “posto speciale” dove ti vai ad allenare?

La mattina siamo un gruppo di una cinquantina di persone, non sempre tutte presenti, perché le defezioni a quell’ora sono parecchie. Facciamo dei giri in una città ancora semi-vuota. Quindi in centro città, giriamo qualche parco. Il percorso lo modifichiamo spesso. Abbiamo la fortuna di avere ancora poco traffico quindi non facciamo fatica a scegliere percorsi. Per gli allenamenti intensi invece ho un parco (Cittadella) con un circuito di un km esatto che permette di calcolare bene i tempi.

La tua famiglia fa attività sportiva?

Mia figlia ginnastica ritmica ed ha appena cominciato anche lei a fare qualche corsa, credo che abbia voglia di venire con me. Mio figlio Aikido e Hip-hop. Mio marito ha giocato molto a calcio poi è stato operato al crociato ed ha dovuto smettere tranne qualche partita coi colleghi ma raramente.

Che tipo di allenamento stai facendo in vista delle prossime gare?

Io faccio tutte le distanze (10-21-42 km) a livello di gare. Adesso dopo parecchie maratone (8) mi sto concentrando sui 10 km per velocizzarmi un pò. Ho avuto un infortunio che mi ha tenuta ferma qualche mese e adesso volevo ricominciare dai 10 km. Per distanze così brevi l’allenamento si basa su ripetute ovvero dai 200 agli 800 metri corsi all’80% delle proprie possibilità alternati a una corsa blanda che può essere la stessa distanza della ripetuta quindi 400 metri veloci e 400 lenti oppure 400 veloci e 2 minuti blandi. Ripetuti una decina di volte. Una sessione di ripetute e una seconda sessione di corsa più lunga e meno veloce, esempio 2km ad un passo vivace e qualche minuto di riposo sempre corricchiando in questo caso per 4 volte o 5. Il sabato e/o la domenica dagli  8 ai 14 km costanti non veloci.

Che tipo di alimentazione segui?

Per preparare distanze così brevi non è necessario una dieta particolare a differenza delle maratone che invece richiedono un apporto di carboidrati notevoli. D’estate è importante reintegrare bene con i sali minerali ed ogni tanto (una volta all’anno) una cura di ferro, soprattutto per le donne. Perché la corsa porta ad un utilizzo elevato di questo elemento. Una volta all’anno anche una cura di Omega3 per il cuore per gli sforzi importanti. Ovviamente la sera prima degli allenamenti o di una gara vietati superalcolici e fritti o tutto ciò che appesantisce. Ben accetta la birra.

Cosa mangi prima di una gara?

Prima di una maratona c’è la regola delle tre P: PANE-PASTA-PATATE, per avere un apporto di carboidrati notevole che verranno ampiamente consumati durante la gara. Per le  gare lunghe (oltre i 21km) ci sono anche gli integratori a base di malto-destrine (carboidrati facilmente digeribili) che sono un rapido rifornimento energetico. Si possono prendere sia prima che durante. Io personalmente solo durante la gara. È molto soggettivo.

Per correre 10 km non è necessario nulla di particolare. Si possono fare completamente in autonomia. Faccio una normalissima colazione caffè-brioche e quando rientro dopo un’ora un frutto molto zuccherino (banana o mango).

Quali sono le tue aspettative per le prossime gare?

Per la prossima gara che conto di fare tra un mese e mezzo, spero di fare i 4.40 km /4.45 km per 10 km che è una velocità che ho già fatto e devo un po’ recuperare per via dell’infortunio.

A che donna ti ispiri?

Io non mi ispiro a nessuna donna. Anzi mentalmente corro contro a tutte le donne che mi vengono in mente. Io mi do degli obiettivi, proporzionalmente con la vita che faccio e con gli allenamenti che posso fare. Non ho un’atleta di riferimento perché sarebbe utopistico data l’età (42 anni) e il tempo a disposizione. Diciamo sempre che ce li togliamo dalla pelle questi allenamenti. Le amiche che corrono sono comunque e sempre da battere 

Che emozioni ti regala la corsa?

Le emozioni sono di due tipi, quelle degli allenamenti non intensi in cui c’è la possibilità di distrarsi e di perdersi nei pensieri e quelli delle competizioni. Durante gli allenamenti il bello è che i pensieri arrivano da te e tu non devi fare nulla. Sono sempre pensieri positivi e alle volte anche soluzioni a problemi. Le emozioni delle gare sono sempre legate ad obiettivi raggiunti. È una soddisfazione costruita con fatica, pazienza, tenacia. Uno sforzo che ripaga sempre. Una felicità intensa che in periodi bui restituisce fiducia in se stessi. Il più veloce vince. Non ci sono preferenze, simpatie, antipatie, lunaticismi, lecchinerie varie che caratterizzano spesso gli ambienti di lavoro. Se vai forte, vinci o fai un buon tempo. La corsa ti permette di essere te stessa allo stato puro. Ti piaci e ti trovi a tuo agio più che in altri ambienti.

Perché una donna dovrebbe iniziare a correre?

La corsa dà ad una donna la possibilità di staccare da tutto e di dedicarsi solo a se stessa anche solo per un paio d’ore a settimana. Una parentesi virtuale che ripara dalle amarezze, dalle delusioni che inevitabilmente accadono e che alle volte si fa fatica ad affrontare o che alle volte non hanno soluzione. Si diventa dipendenti, è assolutamente vero. Ma è una dipendenza sana senza controindicazioni. Il benessere fisico è altrettanto importante, permette di mantenere un buon tono muscolare e ci si può permettere di mangiare molto senza ingrassare e per chi ama la tavola (come me) non è poco.

Quali sono stati i benefici che il bite ha avuto sulle tue prestazioni?

Ho fatto qualche allenamento con il bite ed ho notato che permette di respirare più facilmente e quindi direi che l’aiuto durante una prestazione sportiva è elevatissimo. Più aria arriva ai polmoni, meglio è. Vi terrò comunque aggiornati sull’evoluzione degli allenamenti e ovviamente se raggiungerò i famosi 4.40 min al km

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