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Tecnologia e ambiente

Il viola che protegge il cervello

Il viola che protegge il cervello

Nuove  ricerche stanno dimostrando come una delle cause alla base di malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer, il Parkinson e la Sclerosi Multipla è la cattiva alimentazione. Studi recenti  dimostrano una correlazione chiara tra la quantità di ferro libero presente nel sangue ed il declino della salute del cervello.Una soluzione? Mangiare frutta e verdura color viola/porpora.

 

Nuove  ricerche stanno dimostrando come una delle cause alla base di malattie neurodegenerative quali l’Alzheimer, il Parkinson e la Sclerosi Multipla è la cattiva alimentazione.

Studi recenti  dimostrano una correlazione chiara tra la quantità di ferro libero presente nel sangue ed il declino della salute del cervello.

Una soluzione? Mangiare frutta e verdura color viola/porpora.

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Un eccesso di ferro libero nel sangue è infatti da tempo associato con un aumento del rischio di problemi cardiaci e nuove ricerche adesso correlano la presenza di questo metallo anche con il declino della salute del cervello. Sono i risultati di uno studio publicato sul giornale Archives of Toxicology  che mostra come il cervello sia particolarmente sensibile al ferro libero presente nel sangue, ferro che attraversa la barriera emato encefalica, una barriera che protegge il cervello da agenti potenzialmente pericolosi, e causa radicali liberi e danni paragonabili a quelli di alcune tossine. Un’eccessiva esposizione del cervello al ferro libero potrebbe quindi indurre processi infiammatori.

Mirtilli, bacche di acai e the verde sono eccellenti chelanti del ferro, ossia contengono delle molecole che si legano al ferro libero e lo rendono innocuo.

I componenti che contribuiscono al colore viola della buccia di molti frutti  presentano strutture chimiche in grado di ridurre l’infiammazione del cervello e legare il ferro libero così da proteggere le cellule cerebrali più sensibili.

E’ perciò necessario assicurarsi una sana assunzione di nutrienti che contengono chelanti del ferro e tra questi alimenti i principali sono la frutta di color viola ed i vegetali.

Questi studi sottolineano inoltre l’importanza di evitare carni rosse perchè queste sono fonti di ferro libero.

Tra i vari frutti consigliati dai ricercatori ci sono anche le bacche di Acai che hanno la capacità di favorire la “pulizia” all’interno delle cellule del cervello. I ricercatori dell’USDA Human Nutrition Research Center on Aging hanno scoperto infatti che gli estratti di bacche di acai possono accrescere il processo di pulizia nelle cellule adulte grazie alle loro potenti proprietà antiossidanti.

Gli antiociani nella pelle delle bacche proteggono contro gli agenti proinfiammatori come la COX2 e il TNF-alfa. Il dott. James Joseph, a capo della ricerca, spiega come “questi risultati indicano che le bacche di acai possono contribuire alla salute del cervello perché sono in grado di combattere alcuni dei mediatori infiammatori ed ossidanti  che giocano un ruolo chiave nell’invecchiamento delle cellule” . Le bacche di acai possono essere consumate nella loro forma naturale o come estratto concentrato sottoforma di bevanda.

Per chi volesse approfondire ecco le fonti di queste ricerche:

– University of Manchester – See of Alzheimer’s with the colour purple

– J.M. Morillaz Ruiz – Effect of an antioxidant drink on homocysteine levels in Alzheimer’s patients

– Medscape – New Mechanism for Berries Potential Brain Benefits Uncovered

 

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