L’eritritolo è un dolcificante, simile allo zucchero sia per il sapore che per aspetto, che si trova naturalmente in alcuni frutti e alimenti fermentati.
Punti chiave
- Contiene molte meno calorie rispetto allo zucchero (circa 0.2 Kcal per grammo);
- Indice glicemico pari a zero;
- Potere dolcificante stimato intorno al 60 – 80% del comune saccarosio;
- Assenza del caratteristico retrogusto tipico dei dolcificanti sintetici o semisintetici;
- Limita la comparsa di diarrea e dolori addominali crampiformi;
- Alleato dei denti in quanto non è associato allo sviluppo della carie.
Quello che dice la scienza
La ricerca ha dimostrato che l’eritritolo non ha effetti sui livelli di zucchero nel sangue.
Inoltre gli studi non sono riusciti a trovare un legame tra eritritolo e qualsiasi cambiamento nel colesterolo, nei trigliceridi o nel metabolismo dei carboidrati.
Un’ulteriore ricerca ha anche confrontato gli effetti digestivi dello zucchero da tavola con eritritolo e xilitolo. I soggetti di studio che hanno consumato xilitolo hanno avuto diarrea, nausea e gonfiore. Coloro che hanno assunto 20 e 35 grammi di eritritolo non hanno avuto effetti negativi.
Come individuare l’eritritolo
L’Efsa (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ) ha autorizzato il claim secondo cui i cibi e le bevande contenenti eritritolo, in sostituzione dello zucchero, inducono un minore aumento del glucosio nel sangue dopo il loro consumo rispetto ai cibi e alle bevande contenenti zucchero. L’eritritolo aiuta quindi a ridurre la risposta glicemica post-prandiale. Per poter utilizzare questo claim è però necessario che le quantità di eritritolo, aggiunte a cibi e bevande, siano tali da ridurre il contenuto di zuccheri della quantità specificata dell’Allegato al Regolamento (CE) N. 1924/2006.
Il consiglio
I prodotti alimentari denominati “zuccherati” o ” a basso contenuto di zucchero” possono contenere un sostituto dello zucchero come l’eritritolo. Bisognerebbe abituarsi a leggere le etichette alimentari per sapere quali siano gli additivi utilizzati perché è possibile prendere le decisioni più salutari solo quando si è informati su ciò che è presente negli alimenti e su come questi possano influire sul nostro organismo.
Fonte:
http://www.nature.com/ejcn/journal/v61/n3/full/1602532a.html