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Ciò che non viene detto sulla candida

Ciò che non viene detto sulla candida

Come ogni malattia che interferisce con il nostro piano esistenziale, anche la candida può essere considerata come un messaggio simbolico corporeo, finalizzato ad una funzione benefica, cioè quella di “campanello d’allarme” che avvisa l’organismo di qualche cosa che non procede per il verso giusto.

Qualcosa potrebbe infatti procedere in modo errato da diversi punti di vista: sia in relazione alle emozioni che stiamo vivendo sia in merito ad una variazione dell’equilibrio del sistema organico.

La sfida

La sfida è quindi quella di trasformare il disagio manifesto in una opportunità di cambiamento e trasformazione. La chiave è la comprensione profonda nel dare un senso a ciò che apparentemente sembra non averne.

La candida

La candida albicans è un ospite abituale del nostro organismo che vive in simbiosi sotto forma di lievito nel cavo orale, nel tubo digerente, nell’intestino, nella vagina ma può trovarsi anche sulla cute. In condizioni particolari diventa patogena, ovvero si trasforma da lievito in micelio emettendo protuberanze che gli permettono di invadere i tessuti circostanti provocando infiammazione. Il terreno che le consente di mutarsi in fattore patogeno e di proliferare è la  DISBIOSI INTESTINALE associata ad un ambiente prevalentemente  ACIDO.

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Una valutazione psico-somatica

Ma prima di considerare gli aspetti prettamente clinici ed igienici, ritornerei sulla valutazione psico/somatica. È ormai ben noto che l’intestino viene considerato il secondo cervello anche per la presenza scientificamente provata di NEURONI ENTERICI che secernono più di dodici neurotrasmettitori come l’acetilcolina, la noradrenalina, la serotonina, la dopamina ecc… Viene da sé l’osservazione che se siamo in una situazione di squilibrio psico/emotivo relativamente reiterato nel tempo, con pensieri che riguardano il tema della colpa e conflitti soffocati od inespressi, il sistema psico-neuro-immuno-endocrinologico (pnei), si mette in azione, alterando a cascata i processi chimici del microbiota.

L’intestino in quanto simbolicamente “labirinto oscuro” nel quale vengono accumulati i “pensieri non buoni” di paura, angoscia, rancore e vendetta, cambia il suo terreno, influenzando il sistema immunitario ed indebolendolo. Lo stress cronico determina altresì una eccessiva produzione di cortisolo, catecolamine, adrenalina e noradrenalina. Queste sostanze sostengono una infiammazione latente e silente del tessuto connettivo che si associa a : uno stato di acidosi (favorente lo sviluppo e la trasformazione della candida in micelio patogeno); produzione di citochine che inducono depressione ed abbassamento delle difese immunitarie.

I consigli

È quindi necessario porsi delle domande sulla conduzione quotidiana della propria vita sia per quanto riguarda il “benessere psicofisico”, dedicandosi ad attività rilassanti e relativamente gioiose, sia cambiando abitudini alimentari. La candida si nutre infatti di zuccheri ed ama l’ambiente acido.

Se si vuole risolvere il problema è necessario eliminare tutti gli alimenti che favoriscono un terreno fertile ed assumere, almeno durante la terapia di eradicazione, solo cibi alcalinizzanti. Risulta infine estremamente importante ricolonizzare, con i giusti fermenti, il microbiota intestinale e vaginale per un lungo periodo in modo da ristabilire l’equilibrio totale del sistema.

 

Fonti:

Curare la candida con terapie naturali di Vincenzo Valesi

Disbiosi e immunità  di Luciano Lozio, Rossella Iantorno, Paolo    Paganelli

Dispense Riza

 

Naturopata
Naturopata ed esperta in riequilibrio alimentare con orientamento psicosomatico. Una sosta nella scienza ufficiale (scienze biologiche) le ha permesso di considerare l’uomo da un punto di vista microscopico. La passione per la natura, la filosofia e la psicologia di unire il microscopico con qualche cosa di più grande: il macrocosmo. È associata alla Federazione Italiana Naturopati Riza ed iscritta al Registro Regionali degli operatori in Biodiscipline Naturali. È specializzata anche in “strumentazione bioenergetica per la prevenzione e cura delle intolleranze alimentari con la tecnica EAV”, kinesiologia Applicata, Erboristeria Stagionale, Oligoelementi e Vitamine, Erboristeria/floriterapia, Tecnica Metamorfica e Tecnica di Theta Healing. Da anni scrive su un mensile distribuito localmente e conduce seminari e conferenze sull’uso consapevole dell’alimentazione e delle erbe come strumento di prevenzione e mantenimento della salute, partecipando ad eventi di informazione patrocinati dal consiglio di zona e diretti dall’istituto Don Gnocchi di Milano.

Riceve nel suo studio di Milano in via Terruggia 1.

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