In che modo le diete degli atleti olimpici e i regimi di allenamento influiscono sulle loro prestazioni … in bagno?
Gli allenamenti olimpionici possono avere effetti negativi
Gli allenamenti olimpionici sono sottoposti a routine di esercizi intensi e prolungati, spesso accompagnati da specifiche esigenze dietetiche. Tuttavia alcuni studi hanno dimostrato che queste pratiche, specialmente negli sport di resistenza come la maratona, possono avere effetti negativi sul corpo e, in particolare, sul sistema gastrointestinale.
Allenamento troppo intenso e problemi all’intestino, il legame
I ricercatori hanno scoperto che un allenamento rigoroso non solo può portare a sintomi fisici come nausea, dolore addominale e diarrea, ma anche a problemi alle comunità batteriche che vivono nell’intestino.
A conferma di ciò, l’esempio più estremo – e famoso – è quello di un atleta olimpico che ha vissuto una grave sofferenza gastrica: il marciatore francese Yohann Diniz. Mentre gareggiava nella finale di 50 km a piedi ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro nel 2016, Diniz non è infatti riuscito a controllare i suoi movimenti intestinali e gli è fuoriuscito sangue e feci. Nonostante ciò ha continuato la gara con la sua determinazione è arrivando al settimo posto.
Il dolore all’intestino è comune agli atleti di resistenza
Il 30-50% dei corridori di lunga distanza sperimentano infatti un certo grado di problemi intestinali, secondo una recensione pubblicata a maggio 2014 sulla rivista Sports Medicine.
In un altro studio è stato trovato che l’esercizio fisico pesante influenzava la digestione in soggetti che erano “atleti ben allenati”, con intensi allenamenti che aumentavano la frequenza delle feci dei partecipanti e ne influenzavano la consistenza, come riferiscono gli scienziati nel Journal scandinavo di Gastroenterologia.
Lo stress generato dall’allenamento di resistenza o dall’esercizio estremo può produrre una risposta infiammatoria nell’intestino, che può portare a diarrea, gonfiore e dolore addominale, afferma Kim Barrett, professore di medicina presso l’Università della California, a San Diego, in Live Science.
L’allenamento di resistenza devia anche il flusso di ossigeno dall’intestino ai muscoli, che può interrompere la funzione intestinale sana, ha detto Barrett.
Le considerazioni
“L’intestino non ha abbastanza ossigeno, e questo può causare lesioni al rivestimento dello stesso“, ha detto.
Gravi sintomi di diarrea possono anche portare a disidratazione, che non solo influiscono sulle prestazioni di un atleta, ma possono avere anche gravi conseguenze sulla salute, aggiunge Barrett.
E gli altri atleti? Lo studio ed i risultati
Mentre lo stress gastrico è ampiamente riconosciuto come la rovina dei corridori di lunga distanza, molto meno si sa sull’entità dei sintomi del sistema gastrointestinale negli altri atleti.
I ricercatori hanno intervistato 249 “atleti d’élite” di sport che comprendevano ciclismo, corse di cavalli, rugby e ultramaratona. Lo studio del 2017 è stato pubblicato British Journal of Sports Medicine.
I ricercatori hanno scoperto che l’86% dei soggetti ha descritto almeno un sintomo di disordine intestinale e il 15% ha descritto un sintomo – e talvolta anche di più – come “moderatamente grave”. Circa il 48% ha riferito di soffrire gonfiore addominale, il 44% di flatulenza e il 21% di diarrea.
Le conclusioni
Una così alta prevalenza di sintomi suggerisce che i medici dovrebbero dare un’occhiata più da vicino a come l’intestino è influenzato da intensi allenamenti e pratiche dietetiche in una vasta gamma di discipline atletiche, hanno concluso gli scienziati.
Tuttavia saranno necessarie molte più ricerche per scoprire i modi in cui l’allenamento atletico cambia il microbioma intestinale e come questi cambiamenti nell’equilibrio microbico influenzano il metabolismo degli atleti – e forse le loro prestazioni, conclude Barrett a Live Science.
Infine…
Non solo aspetti negativi, infatti fare attività fisica regolare (senza esagerare) aiuta ad aumentare i batteri buoni nell’intestino. Approfondisci qui.