Circa il 70% delle donne soffre di fiato corto e affanno durante la gravidanza. Ecco alcuni consigli su cosa fare per trovare sollievo.
Come affrontare l’affanno in gravidanza
Sentirsi a corto di fiato può essere scomodo e limitare l’attività fisica di una persona.
Fortunatamente, ci sono diversi passaggi che le donne in gravidanza possono fare per rendere più confortevole la respirazione, tra cui:
- Avere una buona postura permetterà all’utero di allontanarsi il più possibile dal diaframma. Le cinture di supporto alla gravidanza possono facilitare la pratica di una buona postura.
- Dormire con i cuscini che sostengono la parte superiore della schiena. Questa pratica consente di far abbassare la posizione del feto e dare più spazio ai polmoni. Inclinarsi leggermente a sinistra in questa posizione può anche aiutare a mantenere il feto lontano dall’aorta, l’arteria principale che muove il sangue ossigenato attraverso il corpo.
- Praticare tecniche di respirazione comunemente usate nel travaglio, come la respirazione di Lamaze.
- Ascoltare il corpo e rallentare quando necessario. È fondamentale fare pause e riposare se la respirazione diventa troppo difficile. Nelle fasi successive della gravidanza, potrebbe succedere di non essere in grado di fare lo stesso livello di attività fisica di prima.
Quando consultare il dottore
Sono molte le donne a soffrire di mancanza di respiro durante la gravidanza, tuttavia alcuni sintomi richiedono un trattamento.
Le donne incinte dovrebbero cercare un trattamento medico immediato per i seguenti sintomi:
- labbra, dita o dita blu
- palpitazioni cardiache o battito cardiaco estremamente elevato
- dolore durante la respirazione
- grave mancanza di respiro che sembra peggiorare
- dispnea
Se la mancanza di respiro è particolarmente fastidiosa o se qualcuno la sperimenta per la prima volta, dovrebbe parlare con un medico.
Il medico potrebbe voler eseguire test di imaging, come gli ultrasuoni sulle gambe, per escludere un coagulo di sangue come potenziale causa.
Leggi qui “Fiato corto e affanno in gravidanza: le cause”