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Sport

Cosa succede quando un’auto supera un ciclista? Lo studio su 18.000 sorpassi

Negli ultimi 10 anni per i ciclisti è più che raddoppiato il numero di traumi su strada e di questi il 22% degli incidenti è avvenuto mentre i ciclisti pedalavano su piste ciclabili

A sottolinearlo dott. Ben Beck della Prehospital, Emergency and Trauma Research della Monash University e Presidente della rete di prevenzione degli infortuni australiani.

Proprio per questo il dott. Beck ha deciso di monitorare più da vicino cosa avviene lungo le piste ciclabili tra ciclisti ed automobilisti.

Hanno così dotato 60 ciclisti di Melbourne di un dispositivo personalizzato, il “MetreBox”, una specie di scatola nera installata sulle biciclette in grado di monitorare le distanze tra auto e bicicletta oltre che la posizione e le reciproche velocità.

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Sono così stati raccolti oltre 18.000 eventi di passaggio ravvicinato tra automobile e bicicletta, un numero sufficiente per poter fare delle analisi approfondite.

E’ risultato che una volta su 17 che un’auto supera un ciclista, questa è arrivata a un metro dal ciclista in viaggio e 124 eventi di passaggio sono arrivati a meno di 60 cm. Nelle zone con percorrenza a maggiore velocità, ossia superiori a 60 km / h, all’incirca un evento su tre è stato un passaggio “vicino” ossia con distanza di sicurezza minore di 150 cm.

“Sappiamo che i veicoli che guidano vicino ai ciclisti incidono sulla sicurezza di guida del ciclista stesso”, ha spiegato il dott. Beck.

Cosa suggeriscono queste ricerche

Questi dati suggeriscono suggeriscono che le piste ciclabili marcate su strada, in particolare quando passano accanto alle macchine parcheggiate, non sono la soluzione ottimale per proteggere le persone che vanno in bicicletta. Nello specifico la misurazione della distanza tra ciclista ed automobile lungo una strada con una pista ciclabile e un’auto parcheggiata aveva una distanza media inferiore di 40 centimetri rispetto a quello che avveniva su una strada senza una pista ciclabile o un’auto parcheggiata.

“I nostri risultati dimostrano che una singola striscia di vernice bianca non è sufficiente per proteggere le persone che vanno in bici”, ha detto il dott. Beck.

“Nelle situazioni in cui il ciclista si trova nella stessa corsia dell’autista, il conducente è tenuto a eseguire una manovra di sorpasso, mentre nelle situazioni in cui il ciclista si trova su una pista ciclabile contrassegnata, l’automobilista ha una corsia libera e non è tenuta a sorpassare Di conseguenza, crediamo che ci sia meno di un requisito consapevole per i conducenti di fornire ulteriore distanza di sorpasso “.

In sintesi per il dott. Beck quello che serve è contrassegnare meglio le piste ciclabili, strisce più ampie e probabilmente anche nuove regole di circolazione che tutelino la salute dei ciclisti.

Fonti:

https://www.monash.edu/news/articles/more-than-a-stripe-of-paint-needed-to-keep-cyclists-safe

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0001457518309990?via%3Dihub

Giornalista
Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e dottorando presso l'Università Campus Bio-Medico di Roma.

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