Il benessere di una mamma che lavora dipende più dal fatto che i suoi bisogni psicologici siano soddisfatti piuttosto che dal temperamento del suo bambino.
Una mamma lavoratrice felice si sente competente quando interagisce con il proprio bambino, ha con lui una relazione calda e affettuosa, e al contempo prova un senso di libertà e di consapevolezza nelle sue azioni e non è troppo dura con se stessa su come si sta comportando come mamma.
Questi i risultati della ricerca promossa da Katrijn Brenning dell’Università di Ghent in Belgio per capire cosa influenza il senso di benessere delle mamme lavoratrici. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Happiness Studies.
Cosa influenza il benessere di una mamma lavoratrice?
Brenning e il suo team hanno dimostrato come lo stato di benessere di una mamma diminuisce quando inizia a sentirsi inadeguata, sotto pressione ed estranea alla propria cerchia sociale a causa dei suoi sforzi nell’andare a lavorare e sentirsi al contempo un buon genitore.
Il temperamento del bambino influisce poco sullo stato di benessere della mamma, tuttavia, avere un figlio più estroverso aiuta alcune donne ad essere più positive sulla maternità e meno dure con se stesse.
Come superare la separazione e il senso di inadeguatezza?
Nelle interazioni con il proprio piccolo una mamma dovrebbe cercare di trovare esperienze che riescano a soddisfare anche i propri bisogni psicologici. Una mamma non dovrebbe essere troppo dura con se stessa. Creare nuove opportunità ed attività divertenti da svolgere con il proprio piccolo e i propri familiari, può essere un buon inizio. Infatti, l’influenza positiva e l’energia che queste attività creano, sono di aiuto nel creare relazioni positive, sensibili e affettuose con il proprio bambino.
Un aiuto dai counsellor
I ricercatori, inoltre, hanno sottolineato come i consulenti clinici possono essere un valido aiuto alle mamme lavoratrici. Il loro aiuto sta nel ricordare e sottolineare loro come sia importante soddisfare i propri bisogni e necessità psicologiche e fisiche tra le pressioni lavorative e quelle familiari.
Fonti
https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs10902-017-9936-0