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Come i cellulari ci stanno cambiando

Come i cellulari ci stanno cambiando

Una donna su cinque e un uomo su otto ora stanno perdendo il sonno a causa del tempo che trascorrono con il cellulare, questo è quanto emerge da una ricerca australiana coordinata dal prof. Oscar Oviedo-Trespalacios dell’università del Queenslans (Australia).

I ricercatori hanno monitorato 709 australiani tra i 18 e gli 83 anni monitorando dei parametri che erano già stati utilizzati in una precedente ricerca del 2005. In questo modo è stato possibile realizzare delle comparazioni affidabili tra il comportamento della popolazione australiana di allora e quello del 2018.

I risultati della ricerca

Da questo confronto sono emersi aumenti significativi nelle persone si sentivano di perdere ore di sonno, di diventare meno produttive e lamentavano addirittura certi dolori e fastidi. Tutte condizioni che gli stessi intervistati imputavano all’utilizzo degli smartphones / cellulari.

All’interno di queste persone i ricercatori hanno classificato gli “utenti problematici di telefonia mobile” cioè quelle persone che subivano i cellulari in maniera problematica. In totale hanno dichiarato che il 24% delle donne e il 15% degli uomini. Se però si isola solo la fascia di età che va tra i 18 e i 24 anni emerge come il 40,9% di questi ragazzi possa essere classificato come “utenti problematici di telefonia mobile”

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Qualche dato interessante

Nello specifico sono emersi da questa ricerca alcuni dati interessanti, ad esempio:

– una donna su cinque (19,5%) e una persona su otto (11,8%) perdono il sonno a causa del tempo trascorso sul cellulare (rispetto al 2,3% delle donne e al 3,2% degli uomini nel 2005).

– Il 12,6% degli uomini dichiara che la loro produttività è diminuita come risultato diretto del tempo trascorso sul cellulare  (rispetto a nessuno del 2005) 

– Il 14% delle donne cerca di nascondere la quantità di tempo che trascorrono al telefono (3% nel 2005), 

– Il 54,9% delle donne ritiene che i propri amici troveranno difficile contattarle se non hanno un cellulare (nel 2005 era il 28,8%)

– L’8,4% delle donne (nel 2005 era il 3%) e il 7,9% degli uomini (nel 2005 era l’1,6%) soffrono di dolori attribuiti all’uso dei telefoni cellulari

– Il 25,9% delle donne (nel 2005 era l’ 3,8) e il 15,9 per cento degli uomini (nel 2005 era il 6,5) affermano che ci sono momenti in cui preferiscono usare il proprio telefono cellulare piuttosto che affrontare questioni più urgenti. 

Alla luce di questi dati il dott. Oviedo-Trespalacios ha dichiarato “queste ricerche suggeriscono che i telefoni cellulari stanno potenzialmente influenzando sempre più aspetti del funzionamento durante il giorno a causa della mancanza di sonno e del crescente abbandono delle responsabilità”.

In Italia la situazione non è diversa

Questi dati australiani dipingono una realtà che non è troppo lontana da quella italiana. Siamo infatti una delle popolazioni con più alto numero di telefonini. 

Recente è la notizia dell’apertura a Milano del primo ambulatorio per chi soffre di dipendenze da internet e da cellulare.


E’ il momento di iniziare a prendere consapevolezza di questi rischi ed educare i nostri figli fin da piccoli ad un uso consapevole della tecnologia

Fonti:

https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fpsyt.2019.00105/full

https://www.qut.edu.au/news?id=141829

https://www.lastampa.it/2019/06/25/italia/nel-pronto-soccorso-per-i-malati-di-internet-i-casi-pi-gravi-tra-i-ragazzini-under-MOndSU7m9lZbMF5biNjsVI/premium.html

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