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Cistite: episodi, diagnosi e terapie

Il 50% delle donne soffre di un episodio di cistite almeno una volta nel corso della vita. Diversa, tuttavia, è la manifestazione di questa infezione acuta delle vie urinarie. Approfondiamo le tipologie di cistite, i batteri responsabili, come viene effettuata la diagnosi e quali sono le terapie più indicate.

 

Cistite: una classificazione degli episodi

Le infezioni urinarie che predispongono alla cistite di origine batterica possono essere classificate come:

  • isolate, quando rappresentano il primo episodio di infezione. Solitamente si manifestano nel 40% delle donne in età fertile,
  • non risolte, quando il trattamento antibiotico non ha risolto l’infezione,
  • persistenti, quando si verifica una recidiva causata dal medesimo batterio del precedente episodio di cistite. Questa tipologia è molto frequente nelle donne in gravidanza e nei pazienti anziani.

 

I batteri responsabili della cistite

Negli adulti la maggior parte delle infezioni delle vie urinarie è causata dal batterio Escherichia coli, normalmente presente nell’intestino.

Altri batteri che possono causare infezioni urinarie sono dei microrganismi che popolano il tratto intestinale:

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  • proteus
  • klebsiella
  • enterobacter
  • enterococcus faecalis
  • pseudomonas

 

Diagnosi: come viene effettuata e confermata

Per fare la diagnosi di cistite, evidente ai sintomi, vengono solitamente prescritti gli esami delle urine e l’urinocoltura.

  • esame delle urine: mostra la presenza di globuli bianchi, batteri e nitriti
  • urinocoltura: consente di isolare il germe responsabile dell’infezione

 

Una volta rilevata una concentrazione batterica anomala, si procede con l’antibiogramma, per testare la sensibilità della colonia batterica ai vari antibiotici.

 

Terapia e integratori

A seconda del batterio responsabile dell’infezione e dalla storia clinica del paziente, la terapia farmacologica varia.

Solitamente si basa sulla somministrazione di antibiotici e, eventualmente, di antispastici per ridurre la contrazione della muscolatura della vescica.

 

Altrettanto utili al benessere delle vie urinarie e diminuire i rischi di infezione sono gli integratori a base di sostanze naturali. In particolare gli estratti di mirtillo rosso facilitano l’eliminazione di eventuali batteri con il flusso urinario.

 

Assumere integratori a base di mirtillo rosso e D-mannosio può essere utile sia a scopo preventivo, per evitare la ricorrenza dell’infezione, sia per ottimizzare le terapie antibiotiche.

 

La durata consigliabile del trattamento, che varia a seconda della tipologia di infezione, è di dieci giorni. L’integratore è da assumere preferibilmente al mattino a digiuno e a vescica vuota.

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