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Tecnologia e ambiente

Attenzione a non appoggiare il cellulare alla testa: lo dicono le stesse istruzioni dei cellulari

Attenzione a non appoggiare il cellulare alla testa: lo dicono le stesse istruzioni dei cellulari

L’uso dei cellulari può essere potenzialmente dannoso, ad affermarlo è sia l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro che le stesse aziende produttrici di telefonini, le prime a raccomandarsi nelle istruzioni per l’uso di non tenerli troppo a contatto con la testa.

“Non capisco come mai si continui anche in televisione a mostrare immagini di persone che tengono il telefonino attaccato alla testa – si lamenta Nicola Limardo, architetto e tra i massimi esperti di elettrosmog – gli stessi libretti di istruzione dei cellulari avvisano di non tenere i cellulari appoggiati alla testa a lungo”.

Abbiamo chiesto a Nicola Limardo qualche informazione in più sia sulla relazione tra uso dei cellulari e danni biologici che sui rischi del 5G. Limardo è stato molto chiaro “il cellulare non va usato tenendolo attaccato alla testa, il consiglio è quello di mettere sempre le cuffie con filo e di applicare appositi device in grado di schermare la testa dai campi elettromagnetici”.

Gli studi scientifici sui danni dei cellulari e possibili del 5G 

Uno studio pubblicato su JAMA (il giornale dell’Associazione dei Medici Americani) ha mostrato come l’utilizzo del cellulare appoggiato alla testa modifichi i livelli di glucosio nel sangue. Inoltre è la stessa IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) attraverso Kurt Stress e Rober Baan ad affermare che le onde del cellulare possono essere pericolose alterando i flussi sanguigni cerebrali e potenzialmente anche il DNA.

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 “Anche il 5G può essere dannoso. Si tratta di micro onde ad alte frequenze che devono portare grandi quantità di dati. Per fare ciò è necessario posizionare delle microcelle ogni 80-100 metri. Si genera così un effetto nebbia che può potenzialmente creare disturbi al nostro organismo” 

Tali interazioni erano già state messe in evidenza dalla marina militare americana in un articolo pubblicato nel 1974. “Il problema è che queste onde generano uno stato di vagotonia permanente – spiega Limardo – lo dimostro dal vivo nelle mie conferenze: quando accendiamo gli impianti 5G nella sala la persona invitata sul palco va in stato vagotonico, ossia di rilassamento forzato misurabile con strumenti appositi. Quando la schermiamo o spegniamo le antenne ecco che in poco tempo ritorna normale.”

Cosa fare per proteggersi?

E’ indubbio che tutto questo non ci faccia bene. Non è necessario pensare a gravi malattie come il tumore, già solo mal di testa, difficoltà a concentrarsi e instabilità dell’umore sono dei disturbi che danneggiano enormemente la nostra qualità della vita.

“Ci sono vari modi per proteggersi, sia a livello ambientale con delle schermature che si possono mettere in casa, che sui cellulari – ci racconta Limardo – noi ad esempio abbiamo messo a punto un nanoprocessore in grado di annullare gli effetti negativi delle radio frequenze dei cellulari.”

Per chi volesse sapere di più su questi prodotti può cliccare QUI (https://www.geoprotex.com/wordpress/)

Fonti:

Kurt Streif – http://www.applelettrosmog.it/file/scientifici/iarc/IARC_lancet_annuncio_studio.pdf

https://www.newscientist.com/article/dn20530-cellphones-are-possibly-carcinogenic/

https://www.wbur.org/commonhealth/2011/05/31/who-cell-phone-radiation-may-cause-cancer

Effects of Cell Phone Radiofrequency Signal Exposure on Brain Glucose Metabolism  https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/645813

https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/39107/9241540761_eng.pdf

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