Uno studio ha dimostrato che gli atleti che praticano sport al chiuso, soprattutto se di origine afro-americana, rischiano carenze di vitamina D oltre ad avere un maggior rischio di danni fisici e peggiori performance.
A cosa serve la vitamina D e perché manca
Appropriati livelli di vitamina D sono fondamentali per la buona salute delle ossa e, secondo studi di epoche recenti, per la buona salute cardiovascolare.
La sua carenza rende le ossa sottili e fragili, e può portare altre complicanze come il rachitismo, nei soggetti di giovane e giovanissima età, l’osteomalacia e l’osteoporosi, negli individui adulti, o addirittura alcuni tipi di cancro.
La carenza di vitamina D può dipendere da vari fattori, tra cui:
- un’inadeguata esposizione solare (in particolare raggi UVB) riconducibile a ridotta attività fisica all’aria aperta e pelle scura
- eccessivo uso di creme solari (una crema solare con protezione 15 blocca circa il 99% della produzione cutanea di vitamina D)
- insufficiente apporto nella dieta
- un aumento del fabbisogno
- assunzione di alcuni specifici farmaci.
Purtroppo spesso la carenza di questa vitamina è asintomatica quindi ce ne si accorge tardi, quando i livelli sono molto bassi. Possibili sintomi sono:
- dolore alle ossa e alle articolazioni,
- debolezza e disturbi muscolari;
- ossa fragili che tendono a deformarsi o a rompersi,
- stanchezza
Come possiamo rimediare alle carenze?
Per contrastare la carenza di vitamina D è utile esporsi al sole ogni giorno per circa 15 minuti senza protezione solare e arricchire la nostra dieta con alimenti quali tuorlo d’uovo, latte, burro, funghi porcini e pesci come salmone, trota, aringa, sgombro, spada o tonno.
Talvolta però i quantitativi assunti con il cibo non sono sufficienti e bisogna ricorrere a degli integratori specifici.
Vitamina D e sport
Uno studio Americano condotto presso la George Mason University di Fairfax (Virginia), e la Mayo Clinic Health System Sports Medicine Research di Onalaska, Wisconsin ha valutato i livelli di vitamina D nei giocatori di basket sia in squadre maschili che femminili.
Gli atleti sono stati inizialmente sottoposti ad uno screening che, oltre a prendere in esame sangue, composizione corporea e pigmentazione cutanea, ha valutato la loro dieta e il loro tempo medio di esposizione al sole.
Dalla ricerca è emerso che il 65% dei partecipanti avevano carenze di vitamina D e che il 56% degli atleti presentava livelli inadeguati di vitamina D. È interessante notare che gli atleti con pelle più scura sono più a rischio di carenza rispetto a quelli con pelle chiara o molto chiara.
Altre ricerche hanno evidenziato che le carenze di vitamina D sono più frequenti negli atleti che praticano sport indoor, ovvero al chiuso come basket e la pallavolo e che hanno pertanto tempi di esposizione solare insufficienti.
Fonti:
https://chhs.gmu.edu/news/583586
https://www.mdpi.com/2072-6643/12/2/370
https://www.my-personaltrainer.it/salute/carenza-vitamina-d.html