L’osteopata coadiuva e non sostituisce il medico ma può, tramite una valutazione globale, utilizzando diversi tipi di approcci, migliorare la sintomatologia generale del paziente che soffre di cistite.
La cistite per definizione è un’infezione acuta, subacuta o cronica della vescica in genere associata ad un’infezione batterica. Colpisce con maggior frequenza le donne e circa il 25% di esse ne soffrono almeno una volta l’anno.
L’osteopatia può aiutare
L’osteopata coadiuva e non sostituisce, quindi, queste figure; tuttavia tramite una valutazione globale utilizza vari tipi di approcci per migliorare il disturbo del paziente, come ad esempio:
- Un approccio muscolare incentrato sul trattamento e il riequilibrio dei diaframmi pelvico e addominale cercando così di diminuire e migliorare le pressioni a livello addominale che in caso di cistite saranno alterate
- Un approccio viscerale con tecniche dolci che vanno ad agire e migliorare le tensioni a livello vescicale
- Un approccio strutturale su sacro e lombare, utilizzando tecniche di mobilizzazione e armonizzazione di queste due aree per così migliorare la postura e lo stress della zona
Consigli utili
Spesso pazienti affetti da cistite, in studio, chiedono e domandano qualche consiglio utile per alleviare o magari prevenire questa problematica, che non prescindono dal consulto medico e dall’utilizzo di regimi alimentari studiati e corretti.
Ecco alcuni suggerimenti utili che posso segnalare grazie alla mia esperienza personale:
Per alleviare i sintomi da cistite è utile l’assunzione di integratori naturali con uva ursina e mirtillo americano.
È consigliato il consumo di frutta e verdura di stagione, abbondanti liquidi ed infusi (es. ortica) in particolare:
- I ravanelli contrastano la ritenzione idrica e sono consigliati in caso di cistiti;
- le pere che con le mucillagini presenti sulla buccia contrastano i microrganismi responsabili della cistite;le crucifere sono altri alimenti molto utili per diminuire lo stato infiammatorio creato dalla cistite. Un maggior consumo di crucifere, tra cui cavoli, broccoli, cavoletti di Bruxelles e cavolfiori, è associata a livelli circolanti più bassi dei marcatori dell’infiammazione. Inoltre le crucifere sono raccomandate come componenti chiave di una dieta sana per ridurre il rischio di malattie infiammatorie croniche, patologie neoplastiche e malattie cardiovascolari;
- il melograno (il succo) che ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.
È consigliabile evitare o ridurre latte e latticini, eccezion fatta per lo yogurt naturale. È inoltre utile sostituire carboidrati raffinati con quelli integrali, ricchi di fibre.
È importante evitare prodotti lievitati, soprattutto se presente candidosi, nonché zuccheri semplici, che predispongono l’organismo alla crescita batterica.
Bibliografia:
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