Una ricerca della Northwestern University sottolinea come le condizioni ambientali in cui vive il bambino nei suoi primi anni di sviluppo possano causargli malattie legate ad infiammazione in età adulta. Tra queste: malattie cardiovascolari, diabete, malattie autoimmuni e demenza.
Lo studio
Gli studiosi della Northwestern University, partendo da uno studio preliminare che collega le esposizioni ambientali ai biomarcatori infiammatori, hanno cercato di spiegare come i nostri corpi siano in grado di ricordare le esperienze infantili e come queste possano influire sulla salute dell’età adulta. Essi hanno scoperto che le esposizioni nutrizionali, microbiche e psicosociali nel primo sviluppo sono parte di un meccanismo biologico per preservare le memorie cellulari delle esperienze di vita precoce.
I consigli
La ricerca suggerisce che alterare gli aspetti dell’ambiente nutrizionale, microbico e psicosociale in fase di sviluppo può potenzialmente ridurre i livelli di infiammazione cronica in età adulta. Le esposizioni ambientali che lasciano il segno sull’epigenoma (insieme di fenomeni che regolano l’espressione del DNA) e portano all’infiammazione nel corso dello sviluppo includono gli aspetti dell’alimentazione infantile (durata dell’allattamento al seno), l’intensità dell’esposizione microbica nell’infanzia (esposizione alle feci di origine animale, la stagione della nascita) e l’esposizione alle avversità (lo stato socioeconomico dell’infanzia/fanciullezza, l’assenza prolungata dei genitori).
Altri studi
Alcune ricerche precedenti effettuate da Thomas McDade, principale autore di questo studio, avevano dimostrato che gli ambienti di crescita infantile hanno effetti duraturi sulle infiammazioni che si verificano in età adulta. Ad esempio, egli ha pubblicato il primo studio per dimostrare che elevati livelli di esposizione microbica nell’infanzia sono associati a livelli inferiori di infiammazione in età adulta. Inoltre, grazie ad una ricerca ancora antecedente, McDade ha scoperto che i bambini che alla nascita pesano poco e vengono allattati per un periodo più lungo, mostrano maggiori livelli di infiammazione una volta diventati adulti.
Fonti:
https://news.northwestern.edu/stories/2017/july/babies-environments-poor-health-later-study/