Gli scienziati insistono sul fatto che, a causa dei problemi di sovrappopolazione e risorse limitate, dobbiamo ripensare a ciò che mangiamo ogni giorno.
La ricerca nell’industria alimentare e il rapido progresso della tecnologia forniscono nuove prospettive su ciò che metteremo nei nostri piatti in futuro.
Carne coltivata in laboratorio
La produzione di carne in laboratorio è un modo per combattere i problemi ambientali: emissioni di gas serra, pesca eccessiva e preoccupazioni per il benessere degli animali.
Una società chiamata Memphis Meats produce già polpette coltivate in laboratorio utilizzando cellule staminali di animali (https://www.bbc.com/news/av/technology-40496863).
Finti pesci e frutti di mare
Non solo la carne ma anche il pesce può essere prodotto in laboratorio. Nel 2002, un gruppo di scienziati del Touro College è riuscito a creare piccoli filetti di pesce immergendo il muscolo del pesce rosso in un siero bovino fetale. New Wave Foods ha già creato un finto gambero a base di un sostituto a base di alghe e sta lavorando alla creazione di aragoste e granchi (https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0094576502000334)
Cibo vivo stampato in 3D
Le stampanti tridimensionali possono creare oggetti in plastica e metallo ma sapevi che possono anche stampare, cucinare e preparare cibi?
La designer olandese Chloe Rutzerfeld suggerisce di mescolare cibo, giardinaggio e stampa 3D. Il concetto prevede un involucro esterno appositamente stampato in 3D a base di pasta che contiene del “terriccio commestibile” e vari semi e funghi. Una volta stampati, occorrono alcuni giorni affinché i semi e i funghi germoglino, dopodiché iniziano a fuoriuscire dai piccoli fori posizionati in cima all’involucro di pasta. Tutto ciò che resta da fare è metterlo in bocca (https://www.thisiscolossal.com/2015/03/edible-growth-3d-printed-living-food-that-grows-before-you-eat-it/)
Insetti
Secondo un rapporto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, gli insetti vengono già consumati da almeno 2 miliardi di persone. Sebbene alcune persone possano essere disgustate dal pensiero di mangiare insetti, sappiate che sono ricchi di grassi, proteine, vitamine, fibre e minerali.
Inoltre, il consumo di insetti è più rispettoso dell’ambiente rispetto al consumo di bestiame, e alcuni di loro hanno un sapore sorprendentemente simile ai prodotti a cui siamo abituati: mele, pancetta, burro di arachidi o pesce.
Alghe: coltivare il proprio cibo durante la respirazione
La maggior parte delle alghe contengono un’elevata quantità di acido grasso omega-3, un nutriente essenziale con molti benefici per la salute. Gli inventori e designer Michael Burton e Michiko Nitta sono arrivati al punto di suggerire che gli esseri umani possano coltivare le proprie alghe mentre respirano indossando una maschera speciale. In una performance al V&A Museum di Londra, hanno dimostrato come un cantante d’opera possa alimentare la crescita delle alghe attraverso questa maschera (http://www.burtonnitta.co.uk/AlgaeOpera.html)
Bottiglie d’acqua commestibili
Una startup londinese ha un piano per sostituire le bottiglie di plastica con bottiglie d’acqua commestibili fatte con alghe. Una volta sul mercato, questa confezione può essere utilizzata per altri liquidi come liquori e cosmetici. Le alghe come materiale da imballaggio sono in realtà più economiche della plastica (http://www.oohowater.com/).
Cibo potenziato dal suono
Uno studio condotto dall’Università di Oxford ha fornito la prova che il cibo può avere un sapore più o meno amaro a seconda della colonna sonora di sottofondo. Si suggeriscono usi più disparati, come usare la musica per rimuovere ingredienti malsani senza che le persone se ne accorgano (https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0950329311001807#!.
In attesa di scoprire cosa ci riserverà il futuro vi suggeriamo di seguire un’alimentazione sana ed equilibrata