Le infezioni del tratto urinario (UTI) sono l’infezione batterica più comune nelle donne. Uno studio tutto italiano ha indagato in che modo la combinazione di estratto di Cranberry, D-Mannosio, Lactobacillus plantarum e Lactobacillus paracasei possa essere utile nel dire addio ai fastidiosi episodi di cistite.
Infezioni del tratto urinario
La maggior parte delle infezioni del tratto urinario sono rappresentate da cistiti acute senza complicanze, causate da Escherichia coli.
È a partire da questi dati che il dottor Franco Vicariotto, della “San Pio X” di Milano, ha intrapreso uno studio per valutare l’efficacia dell’associazione di un estratto secco di mirtillo rosso, D-mannosio, Lactobacillus plantarum e Lactobacillus paracasei in donne affette da cistite acuta non complicata.
Lo studio prospettico
Nel corso della ricerca, il professor Vicariotto ha studiato le variazioni degli episodi di cistite prima, durante e dopo il trattamento in un gruppo di donne in premenopausa.
Le partecipanti hanno assunto due dosi al giorno dell’integratore durante il primo mese, per continuare con una bustina al giorno fino al sessantesimo giorno.
Sono stati valutati:
- la disuria,
- lo svuotamento frequente di piccoli volumi,
- l’urgenza urinaria,
- il dolore sovrapubico
- la presenza di sangue nelle urine (ematuria)
Efficacia dell’integrazione
Dai risultati dello studio è emerso come l’integrazione di mirtillo rosso, D-mannosio, Lactobacillus plantarum e Lactobacillus paracasei LC11 abbia migliorato significativamente i sintomi (disuria, minzione frequente, urgenza e dolore sovrapubico) di disagio riportate dalle donne con cistite acuta.
Mirtillo rosso e D-mannosio
Assumere integratori a base di mirtillo rosso e D-mannosio può essere utile anche a scopo preventivo, in quanto aiutano a ripristinare la flora batterica e a riportarla in stato di equilibrio.
In particolare, gli estratti di mirtillo rosso e il D-mannosio, attaccandosi alle fimbrie dei batteri, riducono l’adesione dell’E. Coli all’epitelio vescicale; il D-mannosio, inoltre, è in grado di ridurre anche la capacità trasmigratoria del batterio dal colon alla vescica. Entrambi vengono poi espulsi con le urine.
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